Comitato, sia ultima realtà a chiudere e la prima a riaprire
(ANSA) - TRIESTE, 06 MAR - Pentole e padelle percosse contro la decisione del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, di prevedere la didattica a distanza per le medie e superiori dall'8 marzo.
Perché "con le scuole chiuse non c'è futuro", come scritto su uno degli striscioni esposti questa mattina in piazza Unità a Trieste alla manifestazione organizzata dal comitato locale di 'Priorità alla scuola', alla quale hanno partecipato circa un centinaio di persone.
"Noi chiediamo che la scuola sia l'ultima a chiudere e la prima a riaprire, sempre. Non possiamo più accettare che venga sacrificata per risolvere problemi che non riguardano la scuola", ha affermato Cristina Gregoris, una delle portavoci del comitato.
"Le scuole sono luoghi sicuri e non veicolo di contagio - ha sottolineato - . Non lo diciamo noi ma il Cts e quindi facciamo sì che i nostri ragazzi possano andare a scuola, perché è estremamente legata all'economia di domani". (ANSA).