(ANSA) - TRIESTE, 05 MAR - Le "nuove e più stringenti misure" anti-Covid per "l'attraversamento dei confini con e dalla Slovenia verso la Croazia e l'Italia creeranno notevoli difficoltà alle popolazioni che vivono a ridosso dei vari confini di Stato. Lo scrive in una nota l'Unione Italiana (che ha sede a Capodistria, Slovenia). L'organizzazione della minoranza italiana di Slovenia e Croazia "pur comprendendo le motivazioni che hanno indotto il Governo sloveno ad assumere" l'iniziativa, si è rivolta al Presidente del Governo della Repubblica di Slovenia, Janez Janša, perché vengano adottate "misure alternative per l'attraversamento dei confini di Stato" con Italia e Croazia con eccezioni per coloro che vivono a cavallo tra i confini.
"La Comunità Nazionale Italiana - si legge nella nota a firma del presidente Maurizio Tremul - segue con grande partecipazione l'azione del Governo per contenere la diffusione della pandemia" e ricorda che dall'8 marzo verranno ripristinati i punti di controllo ai valichi con l'Italia".
L'Unione Italiana chiede "eccezioni per le popolazioni che vivono lungo i succitati confini di Stato che permettano la libera circolazione dei residenti lungo le aree transfrontaliere, senza alcuna restrizione per alunni e studenti che frequentano le scuole e le Università in Slovenia; per i lavoratori transfrontalieri, i pendolari, chi deve uscire o entrare in Slovenia per urgenti necessità professionali o di lavoro e altri comprovati motivi. (ANSA).