Denunciati due imprenditori. Avevano occultato all'estero 1,3mln
(ANSA) - TRIESTE, 12 FEB - I finanzieri del Comando di Trieste hanno sequestrato 21 unità immobiliari nel centro della città di proprietà di un uomo e sua moglie, imprenditori, che sono stati denunciati, in concorso, per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (la donna è stata denunciata anche per impiego di denaro di provenienza illecita).
Il sequestro è finalizzato alla confisca 'per equivalente', fino a 1,4 milioni di euro ed è stato eseguito su decreto emesso dal GIP del Tribunale di Trieste che ha accolto una richiesta in tal senso del Sostituto procuratore della Repubblica Matteo Tripani.
La misura è stata notificata dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria a casa dell' imprenditore edile e della moglie, titolare di un boutique hotel in città. Tra gli immobili sequestrati c'è la stessa abitazione della coppia, un palazzetto da ristrutturare e l'elegante sede di un'attività commerciale.
Secondo gli investigatori i due per sottrarsi al pagamento delle ingenti imposte evase e relative sanzioni (avevano peraltro omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi per l'anno 2017), hanno trasferito 1,3 milioni di euro dal conto corrente aziendale a quello di due società da poco costituite in Macedonia del Nord. Dopo pochi giorni, le due società hanno ritrasferito quasi integralmente la somma sul conto della ditta giuliana facente capo alla donna, che la ha reinvestita in una palazzina da ristrutturare e in parte nel pagamento preliminare di altri immobili.
L'inchiesta fa parte di un più ampio monitoraggio degli investimenti patrimoniali nel Friuli Venezia Giulia effettuato dalla Guardia di Finanza nel periodo di emergenza sanitaria, quando sono maggiori i rischi di inquinamento ed infiltrazione criminale. (ANSA).