Ultima puntata dell'iniziativa di pnlegge e Porto Trieste
(ANSA) - TRIESTE, 03 GEN - "Un libro che sa parlare ai bambini e agli adulti contemporaneamente, anche se in versioni diverse", dunque (anche per questo) "un grandissimo libro". E' Paolo Rumiz e il capolavoro di Herman Melvill Moby Dick sono i protagonisti della quarta e ultima puntata di 'Ti porto un libro', l'iniziativa di coniugare il mare alla letteratura e agli autori contemporanei, avviata da pnlegge e Porto di Trieste.
"Ti porto un libro perché in questo momento in cui non possiamo toccarci, la parola acquista un valore di comunicazione inestimabile, di cui forse non ci siamo mai accorti prima.
Questo è il momento giusto per esplorare l'energia segreta della parola». Così spiega il giornalista e scrittore al termine di un video girato in un assolato golfo di Trieste a bordo di una pilotina e poi a terra, nei luoghi inaccessibili del porto, secondo il format digitale promosso da Autorità Portuale di Trieste con Fondazione Pordenonelegge, coordinato da Valentina Gasparet e da Vanna Coslovich, responsabile comunicazione dell'Autorità Portuale.
Il video alle 18 è stato postato sui canali social e YouTube delle due organizzazioni.
Cappello e maglione a collo alto, entrambi neri, danno a Rumiz sembianze proprio da marinaio e lui sta al gioco: interpreta, urla come Achab alla vista del capodoglio, descrive le complesse manovre della nave tra guardie di mezzo, mostravento, teste d'albero, pappafico, coltellacci, vela di gabbia e di velaccio per poi sintetizzare: "I grandi libri hanno la caratteristica che ognuno lo sente come il suo". E confessa di tenere da sempre sul comodino una copia del Moby Dick.
(ANSA).
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