Denunciato per simulazione di reato. Operazione militari Trieste
(ANSA) - TRIESTE, 09 NOV - Afferma di essere stato rapinato e ferito dall'aggressore ma i carabinieri scoprono che non è vero e lo denunciano per simulazione di reato. E' accaduto alcune notti fa, a Opicina, dove una pattuglia del Radiomobile di Aurisina ha fermato per un controllo un 40enne del posto che si aggirava con andatura incerta per il paese. I militari hanno notato un vistoso taglio su un suo braccio ed hanno immediatamente richiesto l'intervento dei sanitari. L'uomo aveva riferito di essere stato avvicinato pochi minuti prima da uno straniero che aveva cercato di rapinarlo, ne era nata una violenta colluttazione nel corso della quale il rapinatore lo aveva ferito con un fendente al braccio ed era poi fuggito.
Il racconto è però parso ai militari particolarmente confuso e la vittima poco lucida. Così, mentre l'uomo veniva medicato al pronto soccorso dell'ospedale di Cattinara, i militari hanno verificato le sue dichiarazioni con l'aiuto dei colleghi della Stazione di Villa Opicina, che conoscono molto bene la sua situazione familiare essendo intervenuti più volte a sedare i violenti litigi tra lui e la compagna.
I Carabinieri si sono quindi recati all'abitazione della coppia dove la donna, anche lei un po' confusa, ha raccontato di aver avuto un litigio con il convivente la sera precedente, ma di essersi poi addormentata e di non ricordare quasi nulla di quanto successo. Nell'appartamento i militari hanno trovato tracce ematiche sul pavimento e un coltello ancora sporco di sangue. Intanto in ospedale, l'uomo, che dalle analisi cliniche è risultato avere un tasso alcolemico nel sangue di 2,38 g/l, continuava con insistenza a fornire ulteriori dettagli sulla rapina, nonché la descrizione particolareggiata dell'aggressore.
Alla luce degli accertamenti svolti e in attesa di ricostruire l'esatta dinamica del ferimento, i Carabinieri lo hanno denunciato per simulazione di reato poiché la rapina non è mai avvenuta. (ANSA).