Durante udienza emersi scenari su gestione non all'altezza
(ANSA) - TRIESTE, 22 SET - "Il patrimonio c'era non è mai stato un problema, era la gestione corrente che non funzionava continuando ad accumulare debiti e il sistema d un certo punto è saltato": questo è quanto detto - come riferisce il Tgr regionale del Fvg - l'avvocato Maurizio Consoli, liquidatore fallimentare delle Coop operaie di Trieste dal 2014 nel corso dell' udienza penale all Tribunale di Trieste relativa al loro crack.
Una vicenda giudiziaria nella quale sono imputati l'allora direttore generale Pierpaolo Della valle e due componenti del collegio sindacale, Rodolfo Pobega e Tiziana Seriau.
Consoli - come riferisce il Tg della Rai regionale - ha sottolineato che "nel 2010 si erano manifestate le prime crepe e che già nel 2011 urgeva un nuovo piano industriale". Nel 2011 fece ingresso in prova il manager Bonzani, il quale aveva capito subito che il problema consisteva nel controllo della gestione e individuato un percorso di risanamento. Ma a Bonzani, ha riferito Consoli, non venne rinnovato il contratto.
E' stato affrontato durante l'udienza anche il tema dei beni immobili, tra i quali spicca per importanza il magazzino e il centro direzionale di via Caboto, all'asta per 4 milioni di euro. E' invece andata a buon fine la vendita di un immobile a Fiume (Croazia) e di altri in città, per un totale di 4 milioni.
La prossima udienza è stata fissata per il 3 dicembre. (ANSA).