Da Trieste proposta internazionale. 'Non si ripetano altri casi'
(ANSA) - TRIESTE, 27 SET - Creare "uno statuto internazionale dei ricercatori" all'estero, a tutela della loro sicurezza.
Un'idea che "potrebbe partire dall'Università di Trieste" e realizzarsi "con l'opera delle organizzazioni internazionali".
Punta a raggiungere questo obiettivo Sara Tonolo, docente di Diritto internazionale e direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche dell'ateneo triestino, per evitare che possano ripetersi "casi come quello di Giulio Regeni".
Della sicurezza dei ricercatori all'estero si è parlato a Trieste Next. La nostra Università, ha detto Tonolo, ha un'attenzione "altissima" nei confronti di chi si trova in altri Paesi. Dopo la morte di Regeni "ci siamo interrogati sugli strumenti" da "adottare per prevenire questi casi". Per quanto riguarda il diritto internazionale, ci "sono norme consuetudinarie e convenzionali" che "vanno attuate". Intanto, ha ricordato l'esperto di sicurezza, Giorgio Sclip, l'ateneo "ha presentato un volume" che dà indicazioni di sicurezza "e che è disponibile in pdf". (ANSA).