Confapi, Confcommercio, Cna regionali, 'governo cambi norma'
(ANSA) - TRIESTE, 7 AGO - Lo sconto in fattura introdotto dal decreto Crescita va modificato. Così com'è stato pensato non funziona se non per i grandi operatori finanziari.
L'agevolazione rischia infatti di tradursi in un boomerang per le realtà più piccole, costrette a far da banche ai cittadini, ad anticipare cioè gli incentivi dell'Ecobonus e del Sismabuonus recuperandoli poi come credito d'imposta nell'arco di cinque anni. Per la gran parte delle piccole, piccolissime e medie imprese la previsione è insostenibile e va cambiata. Lo affermano in una nota i leader di Confartigianato, Confapi edilizia, Confcommercio e Cna del Friuli Venezia Giulia. Una richiesta corale indirizzata al Governo giallo-verde affinché, se non cancellare tout court la norma, provveda a riscriverla.
"Al Governo non chiediamo di spazzar via lo sconto in fattura, ma di ripensarlo, così da conciliare le esigenze dell'utilizzatore finale a quelle delle piccole imprese - dichiara il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti.
(ANSA).