Libia: generale Camporini, non c'è pericolo per Eni

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Trovare accordo con Francia. Usa non hanno interesse in vicenda

(ANSA) - TRIESTE, 1 MAG - "Non c'è un pericolo per l'Eni" per la guerra in Libia, perché "il 95% delle sue attività sono nell'area a occidente di Tripoli. Finché c'è una posizione forte di Misurata, che ha le migliori milizie sul terreno, non vedo rischi". E' il parere dell'ex Capo Stato maggiore Aeronautica Militare e difesa, Vincenzo Camporini. L'Eni può contare anche su un buon "rapporto con il territorio, sviluppato nel corso dei decenni. Una politica per cui le popolazioni sono le prime a capire che è interesse di tutti il fatto che continuino queste attività; le popolazioni sono i primi difensori delle infrastrutture dell'Eni". Occorre però, ed è possibile, "trovare un accordo con la Francia", che "salvaguardi gli interessi di Total e di Eni". Ma "bisogna fermare Khalifa Haftar" prima "che accada davvero qualche guaio", anche in considerazione del fatto che "ha dimostrato di essere militarmente molto debole".
    Inoltre, "si rischia uno stallo che potrebbe andare avanti a lungo e con un grande perdente: le popolazioni libiche".
   

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