Vescovo Muser, Cristo è presente anche in questo carcere

Trentino Alto Adige
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Incontro di Natale con i detenuti a Bolzano

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(ANSA) - BOLZANO, 20 DIC - "Questo è il dono del Natale: Cristo si identifica con ogni persona, anche quella che con scelte sbagliate ha offuscato la propria dignità. E dunque nasce ed è presente anche in questo carcere": così il vescovo Ivo Muser ieri nella celebrazione prenatalizia con il personale, i volontari e i detenuti della casa circondariale di Bolzano.
    Personale della struttura, rappresentanti della Magistratura di sorveglianza, delle istituzioni e delle forze dell'ordine, volontari e diversi detenuti hanno partecipato alla tradizionale liturgia della Parola nella cappella della casa circondariale di via Dante. La direttrice reggente Mariagrazia Bregoli ha dato il benvenuto a tutti i presenti, ha ringraziato per la possibilità di ripetere anche quest'anno il tradizionale e sentito incontro di Natale nella struttura di via Dante e ha augurato a tutti un sereno 2023.
    Attualmente i reclusi a Bolzano sono un centinaio: a loro il vescovo Ivo Muser ha ricordato che "Gesù nel mistero del Natale si china verso l'uomo. Di più: Dio si fa uomo. Questa è la novità e anche la bellezza del Natale." Proprio alla luce di questa identificazione di Gesù con l'umanità, ha proseguito monsignor Muser, "fare del bene agli altri, portare umanità e rispetto nei diversi ambiti della nostra società e ad ogni persona vuol dire onorare Dio. Non abbiamo bisogno di una società perfetta, ma di una società umana." (ANSA).
   

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