Agricoltura: Trentino, danni da maltempo per 75 mln nel 2021

Trentino Alto Adige
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Oltre il 90% degli agricoltori trentini si assicura

(ANSA) - TRENTO, 02 DIC - La campagna assicurativa e mutualistica 2021 si chiude con gli agricoltori trentini che riceveranno oltre 75 milioni di euro direttamente o indirettamente, per le liquidazioni alle cooperative, a ristoro dei danni sulle colture causati principalmente da grandine. Il gelo primaverile, fortunatamente, non è stato così impattante come avrebbe potuto essere viste le temperature che si erano registrate.
    Le aree maggiormente colpite da eventi atmosferici avversi sono state le zone di Predaia, Contà, Ville d'Anaunia, Denno, Campodenno in Val di Non, in Bassa Valsugana e Storo sono stati segnalati danni da vento forte su mais, nella zona di Mezzocorona, San Michele all'Adige e Roverè della Luna, inoltre nell'Alto Garda sono stati segnalati danni da grandine e vento forte che hanno determinato qualche problema nei vigneti e oliveti gardesani. "I danni, complessivamente, sono da imputare principalmente alla grandine -sottolinea Sartori - eventi atmosferici avversi che hanno causato danni agli assicurati, diretti ed indiretti, per oltre 75 milioni di euro. Le compagnie di assicurazione entro Natale ristoreranno i danni agli assicurati. In questo modo permettendo al sistema agricolo di salvaguardare la tenuta del proprio tessuto e delle proprie aziende che in queste annate senza risarcimenti assicurativi dovrebbero affrontare, in alcune situazioni, anche la perdita totale del prodotto e quindi del fatturato", spiega Marica Sartori, direttore Codipra.
    Oltre il 90% degli agricoltori trentini si assicura e gran parte estende le garanzie e le protezioni aderendo a fondi mutualistici agevolati e non, andando così a tutelare con uno strumento assicurativo circa 500 milioni di euro di produzioni agricole, oltre ad ulteriori 515 milioni di euro che trovano copertura con soluzioni mutualistiche. In particolare, nella nostra provincia aderiscono a soluzioni di gestione del rischio oltre il 90% delle mele e il 75% dell'uva con una media che sfiora l'85%. (ANSA).
   

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