In tre anni realizzati 116 'sogni' di malati terminali

Trentino Alto Adige

Il progetto di Croce bianca e Caritas altoatesina

(ANSA) - BOLZANO, 29 SET - Si avvia a conclusione la fase pilota, durata tre anni, del progetto "Sogni e vai" di Croce Bianca e Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone, che ha permesso a tanti malati terminali di esaudire un ultimo desiderio.
    "L'ambulanza di 'Sogni e vai' ha dato spazio a gesti di grande umanità anche in un momento, come quello della pandemia, che richiedeva estrema cautela per via dell'elevato rischio di infezione", sottolineano il direttore della Caritas, Paolo Valente, ed il direttore della Croce Bianca, Ivo Bonamico.
    "Sogni e vai" ha compiuto il suo primo viaggio il primo gennaio 2017. "Inizialmente erano possibili solo viaggi della durata complessiva di una giornata, ma adesso sono possibili, in casi giustificati, anche itinerari più lunghi", dice Priska Gasser, membro del cda della Croce Bianca. Quest'anno, l'equipaggio di "Sogni e vai" ha portato persone gravemente malate a Palermo, in Toscana e persino in Romania (3.230 chilometri).
    Visti i buoni risultati raggiunti, la collaborazione continuerà. A rendere unico il progetto è soprattutto la sinergia fra i paramedici e volontari della Croce Bianca ed il personale e i volontari del servizio Hospice della Caritas, che permette l'unione di diverse competenze: la professionalità legata al trasporto in ambulanza e l'empatia necessaria per accompagnare la difficile fase vissuta dai passeggeri e dai loro familiari. In questi tre anni, "Sogni e vai" ha esaudito 116 desideri percorrendo un totale di 36.866 chilometri.
    Sono circa 40 i volontari, sia della Croce Bianca che del servizio Hospice, che hanno ricevuto una formazione specifica per questo compito. I viaggi dei desideri di "Sogni e vai" sono gratuiti e si rivolgono ai malati gravi e ai rispettivi familiari. Il progetto viene finanziato grazie ai fondi delle due organizzazioni ed alle donazioni. (ANSA).
   

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