In particolare dei nuclei della base, coinvolti nel Parkinson
(ANSA) - TRENTO, 29 GIU - L'Unità operativa di neurochirurgia dell'ospedale di Trento ha impiantato nei giorni scorsi, nel corso di un intervento di stimolazione cerebrale profonda, meglio nota come Deep Brain Stimulation, uno stimolatore in grado di registrare l'attività di un gruppo di neuroni profondi, cioè i nuclei della base, coinvolti nella malattia di Parkinson. L'ospedale Santa Chiara è stato il primo centro in Triveneto a effettuare questo tipo di impianto di ultima generazione. La novità tecnologica è rappresentata dalla possibilità, unica al momento, non solo di erogare stimoli elettrici ma anche di acquisire segnali cerebrali (Local Field Potential, in gergo tecnico) e di correlarli allo stato clinico del paziente per migliorare la scelta degli aggiustamenti terapeutici.
L'intervento è stato molto ben tollerato dalla paziente che è tornata alla sua vita normale dopo pochi giorni e potrà beneficiare dei risultati della registrazione dell'attività dei nuclei profondi del cervello nell'ottimizzazione del suo percorso terapeutico. Questo tipo di impianto viene effettuato dalle unità operative di Neurochirurgia e Neurologia di Trento ormai da due anni e completa l'offerta terapeutica per i malati di Parkinson del Trentino-Alto Adige che possono trovare in provincia di Trento tutte le opzioni di trattamento per la malattia. (ANSA).