Risulta essere stato poi il padre stesso a chiamare i carabinieri, confessando sostanzialmente l'omicidio già durante la telefonata
Omicidio questa mattina a Canelli (in provincia di Asti), in via Giovanni XXIII, vicino a viale Indipendenza. Un padre, per motivi ancora da accertare, ha ucciso il figlio di 28 anni nel proprio appartamento. E' successo questa mattina all'alba, al termine di una lite. Nel corso dell'interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Canelli, che indagano sull'accaduto insieme ai colleghi di Asti, l'uomo, 61 anni, ha ammesso le proprie responsabilità e si trova in stato d'arresto in attesa di essere portato in carcere. Nell'abitazione sono in corso i rilievi tecnici al fine di ricostruire e confermare la dinamica dell'evento.
L'omicidio
Secondo le prime informazioni, l'uomo, Piero Pesce, avrebbe colpito il giovane con un oggetto affilato uccidendolo. Risulta essere stato poi il padre stesso a chiamare i carabinieri, confessando sostanzialmente l'omicidio già durante la telefonata. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e i militari. Per il giovane non c'è stato più nulla da fare. L'uomo invece è stato arrestato e si trova ora in caserma dai carabinieri di Canelli. Secondo i primi accertamenti, il ragazzo sarebbe stato ucciso al culmine di una lite, legata a debiti contratti dal giovane. La situazione familiare, a quanto emerge, era particolarmente difficile da qualche tempo. Padre e figlio, al momento del delitto, erano soli in casa.
I vicini: "Sentite urla e richieste di aiuto"
I vicini di casa si dicono sorpresi, raccontando di non avere mai avuto discussioni con l'uomo. Aggiungono di avere sentito stamattina "urla e richieste di aiuto". Uno dei vicini racconta di avere sentito un vociare anche ieri. L'uomo era vedovo e il figlio Valerio, secondo i racconti dei vicini, era gestore di una tabaccheria ad Alba (Cuneo). Era tornato a vivere a Canelli dal padre da poco tempo.