La Cassazione ha reso definitiva la condanna per il delitto avvenuto il 23 gennaio 2019: una 70enne fu uccisa per una rapina e il bottino dell’uomo fu di tre euro e 22 centesimi
Uccise una pensionata di 70 anni per rapina e il suo bottino fu di tre euro e 22 centesimi. La Cassazione ha reso definitiva la condanna a 30 anni di carcere per un uomo processato per un delitto compiuto a Barge (in provincia di Cuneo) il 23 gennaio 2019, sottolineando, nel respingere l'ultimo ricorso della difesa, che l'uomo non merita le attenuanti generiche per "la particolare gravità del fatto", per "l'intensità dell'elemento soggettivo" e per "la condotta di totale disinteresse per la vittima".
L’omicidio
L'omicidio avvenne nelle prime ore del mattino. La donna, Anna Piccato, fu aggredita alle spalle mentre, a piedi, stava rientrando a casa, e colpita più volte alla testa con una chiave inglese: aveva appena ricevuto gli spiccioli come resto di una consumazione al bar del paese. Il corpo era stato poi abbandonato in un giardino vicino al luogo dell'aggressione. Furono alcuni residenti della zona a notare nei giardinetti di Annonay, accanto al muro perimetrale della chiesa di San Rocco, il corpo di una donna riverso a terra, sfigurato in volto. I carabinieri impiegarono meno di ventiquattro ore per risalire all'identità dell'omicida e fermarlo. I sospetti ricaddero subito su un uomo di Barge. Inchiodato dai filmati delle telecamere raccolti dagli investigatori, e dalle tracce di sangue della vittima che la scientifica, con la collaborazione dell'istituto regionale antidoping di Orbassano, ha rilevato sulle scarpe dell'omicida, l'uomo aveva confessato il delitto alcuni giorni dopo il fermo, durante un interrogatorio in carcere. I giudici hanno ricordato che l'uomo e la vittima si conoscevano da tempo e che in precedenza lei "aveva mostrato umana comprensione ed attenzione per i problemi personali dell'imputato".