Adesso il detenuto è in isolamento. I sindacati della polizia penitenziaria (Sappe, Osapp, Uilpa Pp, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Fsa Cnpp, Fp Cgil), in una nota congiunta, spiegano l'episodio e parlano di una "gravissima carenza di organico"
Un microcellulare con scheda sim, adatto per chiamare e ricevere dall'esterno telefonate, è stato scoperto dentro una cella del carcere Cerialdo di Cuneo. La scoperta è avvenuta l'altro pomeriggio quando un detenuto magrebino si è rifiutato di cambiare cella e dopo le proteste ha anche aggredito tre agenti, che sono stati poi curati al pronto soccorso dell'ospedale cittadino per ferite di lieve entità.
La vicenda
Nel controllo successivo nella cella è spuntato fuori il mini-telefono. Adesso il detenuto è in isolamento. I sindacati della polizia penitenziaria (Sappe, Osapp, Uilpa Pp, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Fsa Cnpp, Fp Cgil), in una nota congiunta, spiegano l'episodio e parlano di una "gravissima carenza di organico" in cui gli agenti "vengono addirittura sottoposti a svolgere doppi turni di servizio, gli viene revocato il riposo settimanale e accorciato il periodo di congedo, il tutto per garantire i piantonamenti in luoghi esterni di cura e coprire le varie assenze".