I commercianti d'arte, accusati di ricettazione e violazione del codice del 2004 sulla tutela dei beni culturali, sono stati condannati a dieci mesi e a un anno e otto mesi
Sette quadri attribuiti falsamente ad artisti come Balla, Kandinsky e Albers sono al centro di un processo terminato a Torino con condanne a dieci mesi e a un anno e otto mesi per due commercianti d'arte. Il pm Laura Longo ha proceduto per ricettazione e violazione del codice del 2004 sulla tutela dei beni culturali.
L'inchiesta sulle opere false
Le indagini hanno preso il via nel 2015 dopo la denuncia della Fondazione Josef & Anni Albers, che segnalò di avere appreso della messa in circolazione di una falsa opera del tedesco Josef Albers: un dipinto, datato 1961, della serie "Homage to the square" intitolato "Towards Autumn". Un uomo aveva chiesto alla fondazione di verificare l'autenticità del quadro in suo possesso "ma quello autentico - spiega l'avvocato Dario Jucker, che si è costituito parte civile - era stato venduto da una casa d'aste due anni prima". "Siamo soddisfatti - è il commento del legale - non tanto per la condanna in sé, quanto per il riconoscimento dell'effettiva falsità dell'opera attribuita ad Albers. È sicuramente un ottimo risultato".