L'uomo di 46 anni avrebbe fatto le prime ammissioni. Ancora da stabilire con certezza il movente
È stato fermato, al termine di un lungo interrogatorio nel quale avrebbe fatto le prime ammissioni, l'uomo sospettato di avere ucciso la scorsa notte ad Alessandria, Alberto Faravelli, 69 anni, portiere di notte dell'hotel Londra. Si tratta di un italiano di 46 anni, senza fissa dimora. Ancora da stabilire con certezza il movente.
L'omicidio ad Alessandria
L'omicidio è avvenuto nella notte. Il 69enne è stato trovato morto in una pozza di sangue da un passante, che intorno all'1:30 lo ha notato riverso a terra davanti alla reception e ha dato l'allarme. La vittima stava per andare in pensione. Il Londra hotel si trovain corso Cavallotti, venne fondato a fine Ottocento, nel periodo della Belle Epoque, e all'inizio del Novecento fu tra i primi a essere dotato di telefono. "Abbiamo visto il portiere intorno alle 22:30, al rientro da cena, poi non abbiamo sentito nulla - dice una coppia che soggiorna nell'albergo - Non sappiamo davvero che cosa sia accaduto, è terribile". La vittima abitava a Tortona. "Era una persona riservata, ma molto educata, salutava sempre", racconta Alida, una vicina di casa. L'uomo viveva da solo da quando, lo scorso Natale, era morta l'anziana madre. "Abbiamo saputo e siamo davvero dispiaciuti - aggiunge un altro vicino - queste cose non devono accadere".
Le indagini sull'omicidio ad Alessandria
Secondo i primi accertamenti, potrebbe trattarsi di una rapina finita male: il 69enne sarebbe stato ucciso al culmine di una violenta aggressione. I carabinieri hanno sequestrato le immagini delle telecamere di videosorveglianza e fin dall'inizio delle indagini c'era già un sospettato, che è stato poi portato in caserma per approfondimenti.
L'interrogatorio del sospettato
"Non esiste, al momento, un movente ragionevole. Se alterco c'è stato, non se ne conosce il motivo", ha detto il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri, in merito al fermo del sospettato. "Sì, l'ho colpito", ha ammesso il fermato, assistito dall'avvocato Stefania Sandri, durante l'interrogatorio al Comando provinciale dei carabinieri. Secondo il legale, l'uomo si è diretto all'albergo poco dopo il suo arrivo in città, nella vicina stazione ferroviaria, e da un giorno era ospite dell'albergo. La scorsa notte sarebbe sceso più volte dalla camera per chiedere da bere. Una ricostruzione ancora parziale, che presenta non pochi punti oscuri. Cosa abbia scatenato la ferocia del fermato non è chiaro. Faravelli sarebbe stato colpito con un oggetto contundente, trovato all'interno della struttura. Parrebbe una statuetta. Omicida e vittima non si conoscevano.
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