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Aggredirono e rapinarono un’anziana a Novara, quattro arresti

Piemonte

I malviventi portarono via in totale 200 mila euro. Tra loro anche due minorenni, ritenuti gli autori materiali della rapina

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Quattro uomini, due dei quali minorenni, sono stati arrestati dalla polizia per la rapina da 200 mila euro avvenuta in una abitazione di Novara, lo scorso novembre, ai danni di un'anziana che venne anche picchiata, legata e imbavagliata. Dai rilievi effettuati dalla polizia scientifica nell'appartamento, è stata trovata l'impronta di un minorenne, con numerosi precedenti, legato al figlio di un artigiano che aveva effettuato alcuni lavori nella casa. Gli agenti della terza sezione della Squadra Mobile di Novara sono così riusciti a risalire ai quattro arrestati.

Gli arresti

I due minorenni, in particolare, sono ritenuti gli autori materiali della rapina: il figlio dell'artigiano, ben conoscendo il tenore di vita e le abitudini della vittima, nonché le modalità di accesso all'abitazione, ha svolto il ruolo di 'basista', mentre l'altro ha avuto il ruolo di 'palo', rimanendo all'esterno dell'abitazione per aggiornare o allertare i propri sodali su eventuali pericoli. Nel corso delle indagini, condotte anche attraverso l'esame delle immagini delle telecamere di sicurezza, è stato deferito in stato di libertà un 19enne novarese, individuato come uno dei ricettatori dei preziosi sottratti durante la rapina.

L’aggressione

L'episodio è avvenuto la sera del 4 novembre 2021, nell'elegante quartiere del Sacro Cuore di Novara, ed è stato definito dal questore Rosanna Lavezzaro "gravissimo". Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile novarese, per venti minuti i malviventi si sono accaniti a calci e pugni contro la proprietaria di casa, 74 anni, fino a quando, stremata, ha rivelato dove teneva i gioielli. Prima di darsi alla fuga, i giovani, hanno sottratto il cellulare alla vittima e hanno avvolto interamente il viso della donna con del nastro adesivo, rischiando di soffocarla. L'anziana, una volta sola, è però riuscita a liberarsi e a chiamare i vicini di casa, che hanno dato l'allarme. Le indagini si sono concentrate sin dall'inizio su chi poteva conoscere la donna e le sue abitudini. Per i due maggiorenni, di 20 e 21 anni, è stata disposta la misura cautelare in carcere, per i due minori, una misura cautelare in carcere e un obbligo di permanenza domiciliare. Tutti e quattro sono cittadini italiani, residenti a Novara.