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Denuncia manager per molestie dopo 10 anni e si licenzia: indagini

Piemonte

"Non c'era modo di non incontrarlo in azienda", ha spiegato la ex dipendente che per via della situazione ha avuto un crollo psicologico con ansia, attacchi di panico e disturbi del sonno, dice il referto medico

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Una donna ha denunciato uno dei manager dell'azienda per cui lavorava per una serie di violenze subite dal 2012 al 2021 e poi si è licenziata. Il caso è ora al vaglio della procura di Torino, dove il racconto della ex dipendente di Arriva, azienda che gestisce servizi di trasporto pubblico locale extraurbano nell'area metropolitana subalpina, ha originato un'inchiesta giudiziaria. Si parla di circa otto episodi avvenuti negli uffici del deposito mezzi a Grugliasco, riferisce la Repubblica.

La vicenda

"Non c'era modo di non incontrarlo in azienda", ha spiegato la ex dipendente che per via della situazione ha avuto un crollo psicologico con ansia, attacchi di panico e disturbi del sonno, dice il referto medico. A fine novembre si è messa in mutua, poi ha avuto accesso anche a un periodo di congedo straordinario messo a disposizione dall'Inps per le donne vittime di violenza. Infine ha ancora tentato di chiedere un sostegno all'azienda: "Ho bisogno di un incontro urgente per una questione molto delicata che mette a repentaglio la mia persona sul luogo di lavoro", è il testo di un'email inviata il 10 dicembre. Poi la denuncia.

La donna ha già fatto sapere di voler rinunciare a qualunque risarcimento economico in caso di processo per devolvere ogni cifra in sostegno alle vittime di violenza, e intanto ha rinunciato al lavoro.

Avviata indagine interna

La società ha attivato le procedure di analisi interna e le azioni necessarie ad individuare le soluzioni più opportune istituendo una Commissione d'inchiesta. Mossa "tardiva" per il legale della donna, e comunque avvenuta dopo l'interessamento della consigliera di Pari opportunità della Consulta del comune, che ha coinvolto la Regione.

"Il gruppo Arriva è impegnato nel tutelare i propri dipendenti e collaboratori da ogni forma di violenza, molestia e discriminazione che possa verificarsi sul luogo di lavoro - risponde l'azienda citata da Repubblica - Appena venuta a conoscenza delle identità delle persone coinvolte, la Società ha attivato le procedure di analisi interna e tutte le azioni necessarie ad individuare le soluzioni più opportune. Dopo pochi giorni dalla comunicazione della denuncia, è stata avviata la verifica di quanto emerso e istituita una Commissione di inchiesta a livello centrale in modo da porre in essere le più adeguate azioni di natura organizzativa e disciplinare finalizzate alla rimozione del rischio".

La lettera a Mattarella

In attesa degli sviluppi dell'indagine la donna ha scritto una lettera al presidente Sergio Mattarella. "Chi, trova il coraggio di denunciare non riesce ad avere un ordine restrittivo in tempi certi. Chi denuncia viene ghettizzato da una cultura preoccupante che premia l'omertà. E chi denuncia paga", ha scritto. Mattarella, riferisce La Repubblica, le ha inviato una risposta in cui esprime dolore e comprensione per quanto accaduto.