"Questa volta hanno superato il limite. Sono così amareggiato che sto ipotizzando di smettere di giocare", le parole del 27enne
Insulti razzisti durante una partita di Terza Categoria. Vittima Abdul Koura, giocatore del Rebaudengo di 27 anni, dal 2013 in Italia, dove si è laureato e ora lavora all'Iren. A 10 minuti dalla fine della partita contro l'Aviglianese, domenica, il giocatore sostiene di essere stato preso di mira da pesanti insulti razzisti. A riportare l'episodio, avvenuto su un campo da calcio sintetico di via Sempione, a Torino, sono le pagine locali del Corriere della Sera.
La presa di posizione del club
Tuteleremo in ogni sede la dignità di Abdul Koura e di ogni nostro tesserato - dice al quotidiano il presidente del Rebaudengo, Pasquale Giglio -. Attendiamo la lettura del referto della partita. Se non sarà punita la condotta dell'avversario, faremo un esposto al giudice sportivo". "A noi non risulta quanto riferito. Se fosse verificato, siamo pronti a punire il nostro tesserato", spiega Mimmo Palladino, 53 anni, patron della Aviglianese. Ma Abdul Koura, e la sua società, sono intenzionate ad andare fino in fondo . "Ho parlato con il mio avvocato per capire cosa fare. Se in Lega dovessero girarsi dall'altra parte e non aprire neanche un'indagine, sono pronto ad andare direttamente al comando dei carabinieri per sporgere denuncia. Questa volta hanno superato il limite. Sono così amareggiato che sto ipotizzando di smettere di giocare".