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Inchiesta sul mondo dei concerti: chiesti 35 rinvii a giudizio

Piemonte

Tra i destinatari della richiesta figurano Giulio Muttoni, ex patron della società organizzatrice di grandi eventi musicali Setup Live, l'ex senatore Stefano Esposito (Pd) e del vicepresidente del Consiglio comunale Enzo Lavolta

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La Procura di Torino ha chiesto 35 rinvii a giudizio al termine di un'inchiesta che riguarda tra gli altri Giulio Muttoni, ex patron della società organizzatrice di grandi eventi musicali Setup Live. Tra i destinatari della richiesta, oltre allo stesso Muttoni, figurano l'ex senatore Stefano Esposito (Pd) e il vicepresidente del Consiglio comunale di Torino, Enzo Lavolta (Pd). I reati contestati a vario titolo agli indagati sono corruzione, turbativa d'asta, traffico di influenze illecite e rivelazione di segreti d'ufficio.

Le accuse della procura

Secondo gli inquirenti Muttoni avrebbe chiesto e ottenuto l'aiuto di Esposito, all'epoca parlamentare, in occasione di una interdittiva antimafia spiccata dalla Prefettura di Milano nel 2015. Per Lavolta, invece, si ipotizza un coinvolgimento nell'assegnazione dell'appalto per la location del Terzo forum mondiale dello sviluppo economico locale, tenuto a Torino. L'udienza preliminare si aprirà il 23 novembre.

Lavolta: “Finalmente potrò fare chiarezza”

"Inutile che dica qui ed ora che quella gara non fu neanche indetta dalla Città e che la Città risparmiò molte risorse. Condivido piuttosto un profondo sentimento di sollievo perché dopo tanti anni che leggo e rileggo di questa ipotesi di reato finalmente il prossimo novembre ci sarà una udienza in cui si potrà fare chiarezza", ha commentato sui social Lavolta, il quale ricorda che questa mattina gli è stata notificata dal Tribunale la fissazione dell'udienza preliminare per una ipotesi di turbativa d'asta risalente al 2015, quando era assessore, legata all'assegnazione dell'appalto per la location del Terzo forum mondiale dello sviluppo economico locale, tenutosi proprio a Torino.

Il Senato e due ministeri tra le parti lese 

Il Senato, il Ministero della Difesa e dell'Interno sono stati indicati come persone offese nel procedimento che ha portato oggi a 35 richieste di rinvio a giudizio. Tra le persone offese anche la Città di Torino e due compagnie di assicurazioni. L'udienza preliminare, dove sarà possibile costituirsi parte civile, si terrà il 23 novembre a Torino.