Il via della sfida contro il tempo, breve ma intensa, disegnata per assegnare la prima maglia rosa, è fissata in piazza Castello
Dieci anni dopo, il Giro d'Italia rivedrà la luce all'ombra della Mole Antonelliana: l'ultima volta accadde per il 160esimo anniversario dell'Unità d'Italia (2011). Adesso la storia si ripete quest'anno e per la terza volta. L'edizione numero 104 della corsa rosa scatterà sabato 8 maggio da Torino - con una crono individuale lunga solo 9 chilometri - e regalerà le prime emozioni non molto lontano, dal momento che le successive due tappe si disputeranno interamente in Piemonte.
La partenza
Il via della sfida contro il tempo, breve ma intensa, disegnata per assegnare la prima maglia rosa, è fissata in piazza Castello. I corridori attraverseranno il lungo Po, quindi il Parco del Valentino e approderanno in via del Casale, fino all'arrivo accanto alla Gran Madre, proprio sotto la collina di Superga. Un assaggio di ambizioni e speranze. La seconda tappa, in programma domenica 9 maggio, partirà per la prima volta nella storia da Stupinigi (Nichelino), dalla Palazzina di Caccia, e approderà per la seconda volta in 104 edizioni (l'unica nel 1968, con il belga Eddy Merckx che indossò la prima maglia rosa in carriera) a Novara, dopo 173 chilometri. Inoltre, la carovana passerà da Santena, la città dove riposa Camillo Benso Conte di Cavour e di cui quest'anno ricorre il 160esimo anniversario della morte. Dal Monferrato l'arrivo a Novara. Lunedì 10 maggio è in programma la Biella-Canale, di 187 chilometri, con un percorso mosso che prevede il passaggio da Asti, quindi una serie di salite. Dopo Alba, e prima dell'arrivo, altri saliscendi fino all'arrivo. Il Piemonte non avrà chiuso con il Giro 2021, dopo le prime tre tappe: sarà infatti interessato anche nella parte finale della corsa. La 19esima frazione, infatti, vedrà l'arrivo in salita sull'Alpe di Mera, in Valsesia, e il giorno seguente (20esima e penultima tappa) la partenza da Verbania.