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Covid Piemonte, folla in centro a Torino per i negozi aperti

Piemonte

La regione passa dalla zona rossa a quella arancione. Le vie del centro del capoluogo piemontese sono piene di gente. Lunghe code sui marciapiedi, senza il rispetto del distanziamento. Appendino: "Si può passeggiare e fare shopping in modo responsabile"

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Il Piemonte passa dalla zona rossa a quella arancione e le strade di Torino si affollano, con veri e propri assembramenti. È bastato che i negozi rialzassero le serrande per vedere le vie del centro cittadino piene di gente e lunghe code sui marciapiedi, senza rispetto del distanziamento (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE DEL CONTAGIO). In via Lagrange molti clienti anche davanti ai bar per le consumazioni da asporto.

La situazione

"Per noi è puro ossigeno" dicono i gestori di un negozio di abbigliamento in una traversa della centralissima via Roma. Tanti commercianti hanno riaperto con sconti e promozioni, prolungando così il 'Black Friday' e attirando i clienti. In un negozio d'abbigliamento dichiarano: "Questa mattina c'era gente già fuori ancora prima dell'apertura e nella prima mezz'ora abbiamo battuto molti scontrini e riempito buste". Una signora, in fila per entrate all'interno di un'attività, spiega: "Approfitto degli sconti anche per gli acquisti di Natale, non si sa mai che richiudano tutto".

Appendino: "Fare shopping in modo responsabile"

"Si può passeggiare e fare shopping in modo responsabile". L'invito all'attenzione arriva dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, che dedica un post Facebook all'uscita del Piemonte dalla zona rossa: "Oggi è una bella giornata, dopo settimane di limitazioni, riaprono i negozi e sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio comune". Ai torinesi rivolge inoltre "due raccomandazioni: supportiamo i negozi di vicinato e, nel contempo, non abbassiamo la guardia".

Manifestazione in centro: "Riaprire tutte le attività"

Intanto si è svolta oggi pomeriggio una manifestazione in centro per chiedere la riapertura delle attività commerciali: un centinaio di persone si sono riunite per un presidio "apolitico e apartitico, composto da cittadini, ambulanti e partite iva", spiegano gli organizzatori. "Nonostante il rallentamento dei contagi in Piemonte la situazione non è delle più incoraggianti. Vari settori dell'economia italiana sono ancora chiusi e senza un sostegno concreto dalle istituzioni - dicono i partecipanti, tra cui le 'Mascherine Tricolori' -. Tanti lavoratori dipendenti rischiano di perdere il loro posto di lavoro e non percepiscono lo stipendio da mesi. Questa situazione è inaccettabile". "Manifestiamo per chiedere la riapertura totale di tutte le attività in sicurezza - aggiungono -. Il virus esiste, non lo neghiamo, ma va affrontato con coscienza e con il rispetto delle regole di distanziamento, non con la chiusura spropositata di settori cardine dell'economia nazionale".