Nel giugno dello scorso anno, l'anziano era finito in gravi condizioni in ospedale, ricoverato in prognosi riservata, per aver ingerito liquido antigelo per motori, scambiato per una bevanda
Arresti domiciliari per una cittadina peruviana di 46 anni. I carabinieri la ritengono responsabile del tentato omicidio di un uomo di 88 anni di Susa, nel Torinese, di cui era la badante.
La vicenda
Nel giugno dello scorso anno, l'anziano era finito in gravi condizioni in ospedale, ricoverato in prognosi riservata, per aver ingerito liquido antigelo per motori, scambiato per una bevanda. Per l'accusa è stata la donna a farglielo bere per il timore di perdere la nuda proprietà della casa che nel 2016 si era fatta cedere, sempre con l'inganno.
I sospetti sulla donna
L'uomo non ha figli, ma ha un amministratore tutelare, che non ha nascosto i sospetti sul passaggio di proprietà della casa, è intervenuto e ha denunciato la donna per 'circonvenzione d'incapace', procedimento giudiziario che stava andando avanti proprio in questi giorni, con un'udienza fissata oggi, rinviata dopo l'arresto della donna. Alla badante è stato anche intimato di lasciare la casa, ma non lo ha fatto: ha continuato a vivere con l'uomo e ad accudirlo.
Due anni dopo quella bottiglietta sul tavolo, la corsa in ospedale e l'avvelenamento, è stata accolta la richiesta della misura cautelare, che era stata respinta precedentemente perché secondo il gip non c'erano abbastanza elementi per sostenere la tesi dell'accusa relativa al tentato omicidio. Il ricorso ha dato ragione agli inquirenti. Ed è così che la 46enne, difesa dagli avvocati Christian Rossi e Rocco Femia, è stata arrestata dai carabinieri di Susa.