Con il conducente di 24 anni, su cui è stata disposta l'autopsia, sono deceduti altri quattro ragazzini tra gli 11 e i 16 anni, altri 4 sono rimasti feriti e due di loro sono in gravi condizioni. Lo schianto è avvenuto nella notte a Castelmagno. La procura cittadina ha aperto un fascicolo sul caso. Il sindaco del paese: "Perso metà dei giovani del nostro Comune"
Cinque ragazzi sono morti e altri quattro sono rimasti feriti in un incidente avvenuto nella notte a Castelmagno, in alta Valle Grana, nelle Alpi Cozie meridionali della provincia di Cuneo. In prossimità del rifugio Maraman, lungo la strada per monte Crocette, un Land Rover Defender (rimosso e posto sotto sequestro) 130 è uscito di strada. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, i carabinieri, il 118 e il Soccorso alpino. In tutto sull'auto, omologata per sei persone, viaggiavano in nove. Disposta l'autopsia sul giovane che era alla guida del mezzo. La Procura di Cuneo ha aperto un fascicolo sull'incidente.
Procura: "Indagini su cause ed eventuali responsabilità"
Il procuratore aggiunto Gabriella Viglione, all'Ansa, spiega che "si indaga per scoprire le cause dell'incidente nonché eventuali responsabilità. Quando le loro condizioni lo consentiranno ascolteremo i ragazzi feriti per capire cosa sia accaduto". Tra le ipotesi al vaglio dei magistrati anche quella che "un animale - spiega il procuratore - abbia tagliato la strada al fuoristrada, facendolo sbandare e finire nel burrone". Viglione afferma anche che questo "è un evento drammatico, che ha sconvolto molte famiglie".
Le vittime e i feriti
Le vittime sono un 24enne di Savigliano, Marco Appendino (alla guida del fuoristrada), i fratelli Elia e Nicolò Martini, di 11 e 17 anni di San Sebastiano di Fossano, (figli di uno storico margaro di Castelmagno), la 16enne Camilla Bessone e la 14enne Samuele Gribaudo, di San Benigno di Cuneo. Tra i quattro feriti, le condizioni più gravi sono quelle di un 24enne, sempre di Savigliano, ricoverato al Cto di Torino in prognosi riservata per un trauma vertebrale. Sveglio e cosciente, dovrà essere operato per stabilizzare della colonna. Non si hanno ancora notizie dell'altro ferito elitrasportato in codice rosso all'ospedale Santa Croce di Cuneo, un 17enne di Verzuolo. Entrambi non sarebbero comunque in pericolo di vita. Sono state invece dimesse le due 17enni ricoverate in codice verde. Lo rende noto l'ospedale Santa Croce di Cuneo, che ha attivato il Trauma Center psicologico per fornire supporto alle vittime dell'incidente e ai loro famigliari.
L'incidente
I ragazzi avevano trascorso la serata all'Alpe Chastlar, a guardar le stelle da uno dei punti più panoramici dell'alta Valle Grana. Villeggianti in borgata Chiotti, i giovani si erano trovati in piazza e avevano deciso di trascorrere la serata insieme ad ammirare lo spettacolo del cielo stellato. Al ritorno il conducente del fuoristrada, forse per una manovra sbagliata o per una distrazione, è uscito di strada finendo nel precipizio. L'incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte, gli occupanti sono stati sbalzati fuori dall'abitacolo del fuoristrada, finito a circa 200 metri dalla sede stradale. Le giovani vittime sono tutte della provincia di Cuneo. Secondo quanto si è appreso, alcuni familiari sono arrivati sul luogo dell'incidente dopo pochi minuti. Castelmagno è un comune di 61 abitanti in cima alla Valle Grana, a circa 1.150 metri di altitudine. Il rifugio escursionistico Maraman si trova ai piedi dei monti Crosetta e Tibert.
Sindaco Castelmagno: "Perso metà dei giovani del paese"
"Abbiamo perso in una notte la metà dei giovani del nostro comune". Così il sindaco di Castelmagno, Alberto Bianco, una sessantina di abitanti in provincia di Cuneo, ha commentato l'incidente: "Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c'erano tutti gli abitanti di questa frazione. È agghiacciante vederla". Per il primo cittadino, questa "è una di quelle tragedie che succedono non perché i ragazzi hanno bevuto, ma per una distrazione. Me lo hanno assicurato i carabinieri. Quel fuoristrada avrà forse fatto i 15 chilometri orari: sono strade che conoscevano bene, che facevano tutti i giorni per portare le mucche al pascolo. Giovani bravissimi, lavoratori".
Il sindaco prosegue: "Mi assumo le colpe, indirettamente, perché io rappresento lo Stato: mi sento responsabile, ma anche impotente. Bastava un cartello che segnalasse la curva, forse non sarebbe successo. Castelmagno è un comune di 54 abitanti che ha 25-30 chilometri di strade da tenere in ordine, con pochissimi trasferimenti dallo Stato,e mi rendo conto diverse volte la segnaletica è carente... Fossi ricco, metterei cartelli di tasca mia, ma sono un insegnante, faccio il sindaco gratis come assessore e consiglieri".
Uncem: “Tragedia di tutte le comunità delle montagne italiane”
"Ci uniamo alle famiglie, alle comunità, ai colleghi Amministratori dei Comuni. Restiamo in silenzio. Questa tragedia è di tutte le comunità delle montagne italiane. Chi è cristiano oggi prega per le famiglie, per i ragazzi che sono sopravvissuti, per le comunità. Pregando, li affidiamo a San Magno e alla Madonna della Neve"., hanno dichiarato Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
Presidente Consiglio regionale: "Immane tragedia"
L'incidente di Castelmagno è "una immane tragedia, che lascia tutti senza parole". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia: "Il mio pensiero va alle famiglie dei cinque giovani che hanno perso la vita, comprendendo che nulla può alleviare un dolore così grande, ma in questo momento è importante stringerci attorno a loro. Di fronte alla morte di giovani vite non si può che restare sgomenti e addolorati".
Il dolore di amici e compagni di scuola
Sono state ricomposte nella camera mortuaria dell'obitorio, al cimitero di Cuneo, le salme dei cinque giovani morti. Presso il cimitero di Cuneo prosegue il pellegrinaggio dei parenti e degli amici. Tanti i ragazzi che, in silenzio, raggiungono a piedi la struttura nella periferia del capoluogo. A testa bassa, pronunciano tra loro poche parole, increduli di quanto accaduto ai loro coetanei.
Gestori rifugio: "Erano nostri amici"
"Non possiamo aggiungere altro. Prima di tutto erano nostri amici...". Lo scrivono su Facebook i gestori del Maraman, il rifugio in Alta Valle Grana a due passi dal luogo dell'incidente. Sul social è listato a lutto il logo della struttura, che ha scelto di chiudere per tutta la giornata: "Chiuso per la tragedia accaduta stanotte. Ci scusiamo per il disagio, ci vediamo domani..."
Sindaco Fossano: "Bandiere municipio a mezz'asta"
"Oggi è una giornata triste per l'intera città, la famiglia di Nicolò ed Elia è molto conosciuta a Fossano e a nome mio e della comunità mi unisco al cordoglio e al dolore della famiglia". Il sindaco di Fossano (in provincia di Cuneo), Dario Tallone, commenta così l'incidente: due dei giovani morti sono appunto di Fossano. "Nel giorno del rito funebre - aggiunge il primo cittadino - le bandiere del palazzo comunale saranno poste a mezz'asta in segno di lutto e vicinanza alla famiglia".
Vescovo Cuneo e Fossano: "Siamo senza parole"
Il vescovo di Cuneo e Fossano, monsignor Piero Delbosco, ha benedetto le salme dei cinque giovani morti nell'incidente di Castelmagno. "Ho voluto esprimere la vicinanza della Chiesa ai famigliari di questi giovani - dice monsignor Delbosco lasciando il cimitero - Di fronte a simili tragedie si resta senza parole". Sarà il vescovo in persona a celebrare i funerali, i primi tre probabilmente già nella giornata di venerdì. "È il minimo che possa fare", si limita ad aggiungere.