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Vinovo, guardia giurata uccide la compagna e poi si toglie la vita

Piemonte
©Ansa

A chiamare i carabinieri sono stati i vicini di casa della coppia che hanno udito delle urla seguite da spari. Sul posto è sorta una lite tra i familiari delle vittime: un militare è rimasto ferito

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Gianfranco Trafficante, guardia giurata di 48 anni, ha ucciso la compagna 44enne Emanuela Urso e poi si è tolto la vita. Questo, secondo una prima ricostruzione, è quanto avvenuto oggi in un appartamento a Vinovo, Comune della prima cintura di Torino. A chiamare i carabinieri sono stati i vicini di casa della coppia che hanno udito delle urla seguite da spari. I militari della compagnia di Moncalieri hanno trovato i due cadaveri nell'abitazione.

La ricostruzione

Gianfranco ed Emanuela si erano separati da un mese dopo circa dieci anni di convivenza. Una decisione presa dalla donna, e di cui ancora non si sanno i motivi, ma che l'uomo non aveva accettato. E infatti già nei giorni scorsi c'erano stati dei litigi, sempre perché la guardia giurata non voleva rassegnarsi alla fine di quella relazione. Voleva a tutti i costi che Emanuela ci ripensasse e tornasse con lui. Fino alla tragedia di oggi, quando verso le 13, la donna, che faceva la commessa al supermercato 'Mercatò' di La Loggia, finito il turno di lavoro è tornata a casa. Ad attenderla sul pianerottolo c'era l'ex. Tra i due è nata un'altra discussione dai toni accesi. Ma questa volta Trafficante, al culmine del litigio, ha estratto la sua semiautomatica di ordinanza e ha sparato due colpi, uccidendo Emanuela Urso. Poi il 48enne ha rivolto l'arma contro di sé, all'altezza del petto, e ha nuovamente premuto il grilletto. Le urla prima e gli spari poi hanno allarmato i vicini di casa, i quali hanno chiamato il 112, per segnalare quanto stesse accadendo nel condominio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno trovato i due corpi senza vita con a la pistola a fianco dell'uomo.

Lite tra familiari della coppia

Sul posto sono arrivati anche il padre e la madre della vittima e il fratello dell'omicida: tra di loro è nata una colluttazione e il fratello della guardia giurata ha colpito con un calcio in faccia il padre della donna. A farne le spese anche un carabiniere che è rimasto ferito nel tentativo di separare i due.