"La nostra più grande soddisfazione spiega Julio Guerra Izquierdo, capo della brigata cubana - è aver salvato 170 vite dopo 100 giorni. Non importa da dove veniamo importa che stava soffrendo l'umanità, c'era chi aveva bisogno e siamo venuti ad aiutare"
Sono arrivati in bicicletta dalle Ogr fino al Parco Dora, a Torino, i 38 medici cubani che hanno prestato servizio per oltre 100 giorni nell'ospedale allestito per l'emergenza Covid-19. Più di 350 le persone presenti al pranzo di saluto e ringraziamento allo skate park del Parco Dora, tra pazienti e personale sanitario italiano e cubano. Intanto, Stefano Allasia, presidente del consiglio regionale del Piemonte, ha annunciato che verrà conferita una speciale onorificenza agli operatori sanitari piemontesi e cubani che hanno lavorato durante l'emergenza Coronavirus (DIRETTA).
Il medico cubano: “C'era chi aveva bisogno e siamo venuti ad aiutare”
"La nostra più grande soddisfazione spiega Julio Guerra Izquierdo, capo della brigata cubana - è aver salvato 170 vite dopo 100 giorni. Non importa da dove veniamo importa che stava soffrendo l'umanità, c'era chi aveva bisogno e siamo venuti ad aiutare". La giornata di oggi è stata pensata come momento simbolico di incontro: "Abbiamo invitato - spiega Carlo Picco dell'Asl Città di Torino - i pazienti guariti grazie alla struttura delle Ogr, cosa che cementa l'alleanza medico paziente. Celebriamo poi l'alleanza internazionale con la brigata cubana che ci ha aiutati, permettendoci di creare anche protocolli condivisi e una comunanza di vedute. E poi vogliamo dare un segno di speranza e di ripresa di una città che vuole ripartire, in sicurezza e con cautela ma celebrando di nuovo un momento collettivo all'aperto".
L'ambasciatore: "Oggi è festa della vita"
"Stiamo passando un bellissimo momento insieme, che ci porta tanta gioia", ha dichiarato Josè Carlos Rodriguez Ruiz, ambasciatore di Cuba in Italia, intervenuto durante l'evento. "Oggi - ha aggiunto - è una festa piena di felicità per la vita, per la fratellanza che abbiamo sperimentato in questi mesi". Dal palco l'ambasciatore ha poi ringraziato le istituzioni: "Si è realizzato un momento storico tra Cuba e l'Italia, e ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile".
“Il Terzo mondo è venuto ad aiutare il Primo mondo”
"Siamo il Terzo mondo e il Terzo mondo è venuto ad aiutare il Primo mondo. Siamo venuti a salvare vite. Bisogna ricordarlo", ha detto Ileana Jimenez, cantante di origini cubane che ha lavorato come interprete al Covid Hospital delle Ogr. Jimenez canterà accompagnata al pianoforte dal maestro Giovanni Casella, che proprio alle Ogr è rimasto ricoverato 50 giorni. "Ho imparato - dice Casella - a non dare tutto per scontato. La salute non è una cosa sicura, ho pensato anche di non farcela. È stata un'esperienza dura, mi ha insegnato a dare più importanza ad alcune cose alle quali normalmente non pensiamo. Oggi sono qui per ringraziare chi mi ha salvato la vita".
Un paziente: “L'unione fa la forza”
"Voglio solo voltare pagina e dimenticare tutto", ha detto invece Giuseppe, ex paziente, rispondendo a chi gli domanda del periodo trascorso in ospedale in questi mesi. Non dice quanti giorni è stato costretto a letto, e aggiunge solo "L'unione fa la forza".
"Io sono stato ricoverato 12 giorni a Carmagnola, quando stavo meglio sono stato mandato alle Ogr - spiega Alessio Ponzio, 81 anni - Sono stati tutti gentili. Si stava anche bene lì, ma quando sono uscito sono stato troppo contento". Ai tavoli anche diverse infermiere: "Quasi non riconosciamo molti pazienti, stanno bene e fuori dall'ospedale sono così diversi" spiegano due di loro. Durante il pranzo, al quale hanno partecipato anche l'assessore regionale Vittoria Poggio e il presidente del consiglio regionale Stefano Allasia, è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime e in segno di ringraziamento per il personale sanitario che ha aiutato durante la pandemia. A uno a uno sono stati chiamati tutti i 38 medici della brigata cubana, tra gli applausi.
Onoreficenza a medici piemontesi e cubani
"Il Consiglio regionale del Piemonte - annuncia Stefano Allasia, presidente del consiglio regionale - conferirà una speciale onorificenza, un segno di gratitudine, di vicinanza, ma anche un necessario punto fermo da parte dell'Istituzione, agli operatori sanitari piemontesi. Persone che hanno fatto molto più del loro dovere in senso stretto, rischiando anche la vita, talvolta perdendola, riuscendo tutti insieme a contenere una situazione imprevedibile, che si è abbattuta su di noi come una valanga. Un'attestazione - aggiunge - che abbiamo deciso di conferire anche alla "Brigata Henry Reeve", a cui va il nostro profondo ringraziamento, giunta da Cuba per aiutare e affiancare i nostri sanitari. Hanno dato prova di eccezionale professionalità nel garantire la quotidiana assistenza sanitaria e nel fronteggiare la grave crisi epidemiologica che ha colpito la nostra Regione".