Circa 130 poliziotti sono intervenuta su richiesta della procura nell’ambito dell’operazione “Fiori dall’Est”. I coinvolti sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, rapine, estorsioni e lesioni personali. Perquisizioni in diversi locali: sequestrate automobili e un lussuoso alloggio nel centro storico
La polizia di Stato, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, ha eseguito 24 misure cautelari (13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 4 ai domiciliari e 7 con obblighi di presentazione alla polizia) emesse dal gip del tribunale di Asti su richiesta della Procura. L'indagine vede coinvolti diversi cittadini, italiani e stranieri, per spaccio di sostanze stupefacenti, rapine, estorsioni e lesioni personali. Sono 42, invece, le persone indagate.
L’operazione “Fiori dall’Est”
Nella maxi operazione, battezzata “Fiori dall'Est”, sono stati impegnati circa 130 poliziotti in collaborazione con le Squadre Mobili di Torino, Alessandria, Cuneo, Vercelli, Novara, Verbania, Biella, Aosta, Genova e Pavia e con l’ausilio degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Torino e di sei Unità Cinofile della polizia di Stato e polizia penitenziaria. Sono in corso, ad Asti e nella provincia, anche numerose perquisizioni in diversi locali e sono state poste sotto sequestro delle autovetture di grossa cilindrata e un lussuoso alloggio ubicato nelle vicinanze del centro storico di Asti.
Il traffico di droga
L'inchiesta della Procura di Asti ha scoperto un'articolata rete di fornitori e spacciatori di cocaina, in prevalenza crack, proveniente dall'Albania, che rifornivano la piazza della città, organizzati in gruppi distinti. Mesi di intercettazioni e di servizi di osservazione della polizia hanno mappato il traffico di droga di astigiani e albanesi residenti in città. Alcuni pusher, pregiudicati, organizzavano agguati agli acquirenti che non pagavano. In altri casi, la droga veniva ceduta a giovani "amiche" in cambio di prestazioni sessuali.