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Coronavirus, la Procura Torino crea il pool di magistrati “anti-Covid”

Piemonte

Sono circa quaranta gli esposti e le segnalazioni arrivate, i magistrati indagheranno sulla gestione dell'emergenza. La squadra è stata formata incrociando i gruppi di lavoro coordinati dai procuratori aggiunti Enrica Gabetta e Vincenzo Pacileo

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Nasce in Procura a Torino il pool anti-Covid. Quattro pubblici ministeri si occuperanno dei fascicoli di indagine legati alla questione Coronavirus. La squadra è stata formata incrociando i gruppi di lavoro coordinati dai procuratori aggiunti Enrica Gabetta e Vincenzo Pacileo. Si cercherà anche di accertare eventuali responsabilità amministrative. A svolgere le indagini saranno i militari del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza e dei carabinieri del Nas.
Al vaglio degli inquirenti sarà sottoposta anche la gestione dei tamponi in Piemonte. I magistrati intendono svolgere alcuni accertamenti di carattere conoscitivo, che andranno ad affiancarsi ad altri già in corso da alcuni giorni. I fascicoli aperti a Palazzo di giustizia sono una trentina mentre una quarantina, finora, gli esposti e le segnalazioni arrivate alla procura di Torino. Tutti i fascicoli sono senza indagati e senza ipotesi di reato. Nella seconda procura della provincia di Torino, quella di Ivrea, ce n'è un'altra ventina. (DIRETTA)

Icardi: “Sono tranquillo”

"Sono tranquillo, ci ho sempre messo la faccia e ho fatto tutto quello che potevo e che sapevo", ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi, commentando la costituzione del pool di magistrati per indagare sulla gestione dell'emergenza coronavirus. "Se dovessi andare in carcere, lo farò a testa alta", ha aggiunto a margine del saluto a Torino ai 25 marescialli dell'esercito che sa verranno impiegati nelle Rsa del Piemonte. "Non sempre, sul territorio, siamo riusciti a dare ai piemontesi risposte adeguate. Se servisse, darei le dimissioni anche ora, ma è il momento di curare le persone. Alla politica penseremo dopo".