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Coronavirus, Scarpe & Scarpe chiede concordato preventivo

Piemonte

L’azienda conta 153 punti vendita e 1800 dipendenti in Italia, di cui 400 in Piemonte. "E' sorta la necessità - fa sapere la ditta - di mettere in sicurezza l'azienda con l'unico scopo di progettare un piano di rilancio industriale”

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La catena Scarpe & Scarpe ha presentato istanza di concordato preventivo al Tribunale Fallimentare di Torino, sede principale dell’azienda che conta 153 punti vendita e 1800 dipendenti a livello nazionale, di cui 400 in Piemonte. L’azienda in una nota sottolinea che "la gravissima situazione di emergenza sanitaria nazionale e internazionale ha messo in ginocchio tutta la distribuzione commerciale italiana, con particolare riferimento al comparto non food di cui fa parte anche Scarpe&Scarpe, società che opera nei settori calzature, pelletteria e abbigliamento sportivo e casual".

I sindacati: "Siamo seriamente preoccupati"

Secondo i sindacati, che hanno ricevuto ieri la comunicazione ufficiale dell'istanza, lo stato di difficoltà aziendale risale a una situazione precedente alla chiusura dei punti vendita dovuta all'emergenza coronavirus, con la previsione di mancate fatturazioni per circa 50 milioni di euro. I dipendenti ad oggi hanno ricevuto solo il 60% della loro retribuzione del mese di febbraio e sono in attesa di percepire il saldo e i giorni lavorati a marzo. "L'azienda - spiegano Stefania Zullo e Cristiano Montagnini della Fisascat Cisl Torino-Piemonte - pur avendo raggiunto l'accordo della cassa integrazione in deroga a livello nazionale, non ha saldato la quota restante ai suoi dipendenti. Siamo seriamente preoccupati delle difficoltà economiche che stanno affrontando i lavoratori. Non sappiamo neanche i tempi di messa in pagamento da parte dell'Inps della cassa integrazione. Oltre a esigere dall'azienda garanzie occupazionali e retributive, chiediamo rispetto e attenzione verso i suoi dipendenti che hanno sempre dimostrato massima dedizione e fiducia", concludono i sindacati.

L'azienda: "Al lavoro team per piano industriale"

"In considerazione dello scenario e del perdurare della gravità dell'emergenza - fa sapere l’azienda in una nota -, è sorta la necessità di mettere in sicurezza l'azienda con l'unico scopo di progettare un piano di rilancio industriale al fine di garantire la prosecuzione dell'attività e le prospettive di lavoro". L'azienda spiega che i dipendenti potranno beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia che ha prontamente attivato e che "sta già lavorando con un team di consulenti e professionisti per presentare un piano industriale e finanziario che consenta di salvaguardare la continuità aziendale nell'interesse dei creditori e delle maestranze impiegate", fa sapere Alessandra Miriello, chief financial officer di Scarpe&Scarpe. "Lungo il nostro cammino imprenditoriale abbiamo affrontato numerose sfide. Siamo fiduciosi che potremo uscire da questa crisi e siamo certi che con la collaborazione con le parti sociali, gli Istituti di credito e i nostri fornitori, potremo ridare un nuovo impulso e una nuova ripartenza all'attività”, conclude Miriello.