Torino, troppe aggressioni nei pronto soccorso: arrivano i vigilantes
PiemonteIl servizio, ideato per garantire maggior sicurezza nelle strutture sanitarie della città sarà attivo a partire dal prossimo primo febbraio. Lo ha deciso il commissario dell’Asl, Carlo Picco, in seguito "all’incremento preoccupante delle aggressioni"
A partire dal prossimo primo febbraio saranno presenti dei vigilantes nei pronto soccorso dell'Asl Città di Torino, 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Lo ha deciso il commissario dell'Azienda sanitaria locale, Carlo Picco, in seguito "all'incremento preoccupante delle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari e degli utenti". Nel 2019 i casi sono stati 87, ossia il 30 per cento in più rispetto al 2018. Già tre episodi, inoltre, si sono verificati quest’anno. Picco ha anche annunciato come "oltre alla vigilanza si stiano potenziando i servizi di videosorveglianza".
Il servizio dei vigilantes
Il servizio di vigilanza armata riguarderà, in particolare, i pronto soccorso degli ospedali torinesi Maria Vittoria, Martini, Oftalmico e San Giovanni Bosco. Picco ha spiegato: "Dal primo febbraio tutto il personale sanitario impegnato nei pronto soccorso lavorerà in condizioni protette e potrà gestire le emergenze in sicurezza, esprimendo il massimo della professionalità, con riflessi positivi anche sull'assistenza e sulla cura".
La motivazione dell’Asl Città di Torino
L’Asl Città di Torino ha dichiarato che i pronto soccorso rappresentano una delle principali porte di accesso del cittadino alle strutture sanitarie, e perciò la sicurezza e l’accoglienza sono due elementi fondamentali. Per l'Asl, infatti, un luogo sicuro garantisce l'instaurarsi di un clima favorevole, presupposto indispensabile per creare un rapporto di fiducia tra il degente e i familiari con i professionisti del settore. Anche i volontari, sentendosi più sicuri, potranno meglio dedicarsi alle importanti funzioni di sostegno e supporto relazionale nei confronti dei pazienti e dei rispettivi parenti.