Il sistema è composto da due barriere che intercettano plastiche e rifiuti di altro genere prima che arrivino in mare
Prende il via a Torino il progetto 'Il Po d'aMare', che prevede l’installazione di barriere galleggianti per raccogliere plastiche e rifiuti galleggianti trasportati dal fiume, monitorando anche di che tipo di rifiuti si tratta. Il progetto pilota, voluto da Iren e Amiat, è stato predisposto da Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Consorzio Castalia e Corepla, con il coordinamento dell'Autorità del bacino distrettuale del fiume Po, il patrocinio del ministero dell'Ambiente, dell'Aipo e la collaborazione della Città di Torino.
Il sistema
Le barriere sono in zona Murazzi, in prossimità del centro storico, fra i ponti Vittorio Emanuele I e Umberto I. Il sistema è composto da due moduli, progettati per restare posizionati fino a dicembre 2019, che non interferiscono con la flora e la fauna del fiume. Tramite un'imbarcazione e operatori da terra, i rifiuti verranno raccolti in appositi cassoni gestiti da Amiat, che conferirà le plastiche presso un impianto Corepla per il riciclo. Il materiale verrà poi utilizzato per la realizzazione di arredi urbani. I risultati del progetto verranno confrontati con la sperimentazione avvenuta sul fiume Po presso Ferrara, in modo da valutare la fattibilità di un sistema nazionale di prevenzione dei rifiuti marini tramite sistemi di raccolta nei principali fiumi italiani.
"L'80% dei rifiuti in mare deriva dalla terraferma"
"L'80% dei rifiuti in mare deriva dalla terraferma. Questo progetto ci permette di capire quanti rifiuti in particolare plastici sono trasportato dal Po e fare attività di prevenzione", spiega Andrea Barbabella di Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. "Una corretta gestione dei rifiuti a terra è il gesto più importante per preservare i mari", aggiunge il presidente Corepla, Antonello Ciotti. "L'estensione del progetto Il Po d'aMare alla nuova area individuata a Torino - afferma il segretario generale dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli - ci consente di incrementare ulteriormente il livello di informazioni essenziali per un esame affidabile e approfondito riguardante la presenza dei materiali plastici nel Grande Fiume. Ringrazio i partner e le amministrazioni locali che intervengono a questa nuova esperienza-modello che potrà trovare autentica dimensione anche in altre aree lungo l'asta fluviale del Po".