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Torino, tentano di rapire donna in pieno centro: tre arresti. VIDEO

Piemonte
La polizia intervenuta sul posto (ANSA)

Dopo un lungo inseguimento i poliziotti sono riusciti a bloccare un furgone, in corso Vinzaglio, con a bordo i tre presunti sequestratori e una donna legata con delle fascette. All'origine del fatto vi sarebbe una truffa subita da uno dei tre

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Un tentativo di sequestro di persona è stato sventato oggi, mercoledì 14 agosto, a Torino dalla polizia. Dopo un lungo inseguimento i poliziotti sono riusciti a bloccare un furgone, in corso Vinzaglio, con a bordo tre uomini, di nazionalità tedesca, e una donna legata con delle fascette. I tre sono stati arrestati. A dare l'allarme, secondo le prime informazioni, sono state alcune persone presenti in piazza San Carlo che hanno assistito alla scena. Il rapimento è avvenuto intorno alle 10 all'angolo tra piazza Cln e piazza San Carlo. La vittima del sequestro è una cittadina serbo-australiana di 35 anni. Il compagno, fuggito al momento del fatto, non sarebbe ancora stato individuato. E' stata messa in stato di fermo anche una quarta persona, di nazionalità austriaca. 

Pistole giocattolo, spray al peperoncino e divise

"Ho pensato alla scena di un film - dice uno dei passanti che ha assistito al rapimento - tanto che mi aspettavo di vedere le telecamere sbucare all'angolo della strada". I rapitori avevano pettorine con la scritta 'Police' e berretti siglati 'Interpol', una cospicua dotazione di pistole giocattolo, spray al peperoncino, radio ricetrasmittenti. Hanno immobilizzato la donna con delle fascette da elettricista ma non sono riusciti a farla smettere di gridare: una delle volanti che stavano correndo verso piazza San Carlo ha incrociato il furgone e ha ingaggiato l'inseguimento. In via Giusti, proprio a pochi passi dalla questura, il gruppo ha cercato di infilarsi in un parcheggio privato ma il titolare gli ha detto di 'no' perché il mezzo era troppo grosso. Al dietrofront hanno trovato una moltitudine di poliziotti e si sono arresi.

La truffa

All'origine del fatto, secondo i primi accertamenti, vi sarebbe una ritorsione legata a una truffa che affonda le sue radici in Germania. Due degli arrestati fanno parte un'agenzia di investigazioni specializzata in recupero crediti, il terzo è un imprenditore edile che si dice vittima di un raggiro. Secondo quanto emerso l'uomo avrebbe subito una truffa a Milano lo scorso giugno durante un'operazione di cambio valute: aveva consegnato 50 mila euro a un interlocutore conosciuto su internet, ottenendo delle banconote poi risultate fasulle. Anziché denunciare l'accaduto alla polizia, è tornato in Germania e ha fatto svolgere delle indagini privatamente. Quindi il gruppo sarebbe arrivato a Torino passando per Aosta, dove è stata rubata una targa poi applicata al furgone usato per compiere il sequestro. Quindi avrebbe teso una trappola. I due 'bersagli' dei tedeschi, però, non sarebbero gli autori del raggiro, e non sono ancora noti i loro collegamenti con il gruppo di rapitori.

Il racconto di un testimone

"Sono arrivati con un furgone nero in contromano e a grande velocità. La signora era a passeggio. È stata presa e caricata su un furgone. Urlava", è questo il racconto di Saverio Moffa, dipendente di una gelateria che ha assistito al sequestro. "La donna - dice il testimone - si è messa a urlare mentre il suo accompagnatore è scappato. L'uomo che l'ha presa sembrava un buttafuori. Aveva il volto coperto da un passamontagna".