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Fossano, sindaco leghista chiude fontana: "Nomadi ci fanno il bidet"

Piemonte
Immagine di archivio (ANSA)

"Un problema sanitario, perché l'acqua viene riciclata e c'è il rischio di contrarre malattie", ha poi aggiunto il primo cittadino, Dario Tallone, che dopo le polemiche ha deciso di riaprire l'acqua nei fine settimana precisando: "È solo una prova" 

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La fontana appena inaugurata, ma già spenta, è motivo di polemica a Fossano, 24mila abitanti in provincia di Cuneo. Il sindaco Dario Tallone, nei giorni scorsi ha fatto chiudere l'acqua perché "qualcuno usava la fontana come il proprio bagno privato". Il primo cittadino, leghista, punta il dito contro alcune "donne nomadi - precisa Tallone - sorprese a farsi il bidet. Un problema sanitario, perché l'acqua viene riciclata e c'è il rischio di contrarre malattie".

La chiusura e le polemiche

La fontana si trova nella piazza centrale della cittadina, di fronte al castello degli Acaja, edificio storico simbolo di Fossano, che ospita l'Archivio Storico, con documenti risalenti fino al '200, e la biblioteca civica, ed è inserito nel circuito Castelli Aperti del Basso Piemonte. Un luogo prezioso, oggetto di una recente riqualificazione costata mezzo milione di euro. Dopo la chiusura e le polemiche, il sindaco ha deciso di riattivare la fontana, con getti a pavimento, nel fine settimana. "È una prova - spiega il primo cittadino annunciando che aumenterà la vigilanza nella zona -. Se si verificheranno ancora episodi del genere la chiuderemo definitivamente. Fossano va rispettata".