L’uomo, un cittadino di origine dominicana, era fuggito nel 2012 da un carcere del proprio paese, in cui era rinchiuso per aver ucciso la compagna, ed era riuscito a ricostruirsi una nuova vita in Italia
Dopo aver ucciso la compagna ed essere fuggito dal carcere in cui era detenuto nella Repubblica Dominicana, era riuscito a far perdere le proprie tracce e si era creato una seconda opportunità, ripartendo da zero e gestendo anche un ristorante brasiliano in Italia. Ma la seconda vita di Christian Agesta, 40 anni, dominicano, è terminata con il suo arresto, avvenuto a Novi Ligure (Alessandria) nella giornata di martedì 23 luglio.
La vicenda
Agesta era stato condannato nel 2010 per omicidio ma, dopo aver scontato i primi due anni di detenzione in un carcere del proprio paese, aveva approfittato di un beneficio concessogli per far perdere le proprie tracce e fuggire all'estero. Le autorità del paese caraibico hanno così avviato le indagini ed esteso le ricerche del latitante a livello mondiale. L’uomo è stato rintracciato in Italia grazie al lavoro del Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip), della Dac e dei Carabinieri di Alessandria. Gli investigatori sono riusciti a risalire alla vera identità del 40enne monitorando il proprio gruppo di amicizie e conoscenze. In Italia, Agesta si era ricostruito una nuova vita: aveva gestito un ristorante brasiliano e abitava con una nuova compagna, una 30enne di origini ecuadoriane, da cui aspetta un figlio. Dopo l'arresto, l'uomo è stato trasferito nel carcere di Alessandria in attesa degli adempimenti burocratici che porteranno alla sua estradizione.