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Tav, estesa la ‘zona rossa’ intorno al cantiere di Chiomonte

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Il provvedimento è stato preso dalla prefettura di Torino in seguito alla segnalazione della questura, che ha definito "significativamente preoccupanti" per l'ordine pubblico l’organizzazione di un campeggio e di un concerto No Tav 

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La prefettura di Torino ha esteso la ‘zona rossa’ intorno al cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, dove si lavora per la realizzazione della Tav. Si tratta di una una fascia di rispetto tra boschi, prati, sentieri e strade carrozzabili in cui sarà vietato mettere piede. Il provvedimento (un’ordinanza del 17 luglio) è stato preso a seguito di una segnalazione della questura, che ha giudicato "significativamente preoccupanti" per l'ordine pubblico le circostanze che accompagnano l'organizzazione di un campeggio No Tav e del festival musicale Alta Felicità.
Il cantiere di Chiomonte è stato oggetto, lo scorso 6 giugno, di un’incursione da parte di alcuni attivisti No Tav che, dopo aver tagliato le recinzioni, hanno esposto lo striscione "No Tav noi ci siamo”. 

Le proteste

In ambienti No Tav circola una mappa che, alla luce delle indicazioni contenute nell'ordinanza prefettizia, mostra come l'area off limit copra quasi interamente l'abitato di Chiomonte e una buona parte del paese di Giaglione. "Per chi risiede in queste zone - tuona Francesca Frediani, valsusina, capogruppo M5s al consiglio regionale del Piemonte - è una specie di condanna agli arresti domiciliari. Non potranno uscire di casa per la sola colpa di abitare a pochi passi dal cantiere. Significa calpestare diritti fondamentali dei cittadini".

Le due manifestazioni No Tav in programma

Il 26 luglio scade il termine entro il quale il governo italiano deve chiarire la propria posizione all'Unione Europea. In questa congiuntura dal 19 al 24 luglio sarà aperto, a Venaus, il "Campeggio No Tav", e dal 25 al 28 luglio sarà riproposto il festival Alta Felicità, una kermesse con musica, spettacoli e interventi di artisti di fama nazionale e internazionale. La questura, nel rapporto inviato in prefettura il 15 luglio, afferma però che il campeggio sarà l'occasione per aggregare "simpatizzanti No Tav e del movimento antagonista subalpino" insieme ad "attivisti anarco-insurrezionalisti da altre regioni". Quanto al festival, sono stati gli stessi organizzatori ad annunciare che il 27 luglio sarà interrotto da una "Passeggiata in Clarea", vale a dire quanto più possibile a ridotto delle recinzioni.

La 'zona rossa'

E' dal 2011 che esiste una 'zona rossa' attorno al cantiere. La prefettura diffonde con regolarità provvedimenti di limitazione del transito. Secondo l'avvocato Massimo Bongiovanni, uno dei legali di riferimento dei No Tav, si tratta però di una prassi illegittima: le ordinanze continuano ad avere sempre "lo stesso numero identificativo" e vengono reiterate - di volta in volta con qualche variante - nonostante la Corte Costituzionale abbia "previsto che tali provvedimenti debbano essere strettamente limitati nel tempo in relazione ai dettami della necessità e dell'urgenza".