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Domodossola, arrestati 3 trafficanti di droga: ovuli nello stomaco

Piemonte
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

I tre corrieri viaggiavano tutti su treni diretti o provenienti dalla Svizzera. A insospettire la guardia di finanza, che ha eseguito gli arresti, sono stati alcuni dettagli nei documenti di viaggio dei tre

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Tre trafficanti di droga nigeriani sono stati arrestati dalla guardia di finanza al posto di confine di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola). Tra i fermati c'è un nigeriano di 22 anni, residente in provincia di Pescara, che viaggiava su un treno proveniente da Milano e diretto a Briga, in Svizzera. A insospettire i finanzieri è stato il certificato di vaccinazione per la febbre gialla che il giovane aveva con sé, necessaria per gli ingressi in alcuni paesi sudamericani produttori di sostanze stupefacenti. Il successivo esame radiografico all'ospedale San Biagio di Domodossola ha dimostrato la presenza di un'ingente quantità di corpi estranei nell'addome: 51 ovuli confezionati nel cellophane, contenenti sostanza stupefacente risultata poi essere cocaina. 

Gli altri due arresti

Il secondo arrestato, anch'egli 22enne e residente ad Agrigento, viaggiava sul treno Milano-Basilea. Sul documento mostrato, i finanzieri hanno notato numerosi visti in entrata e uscita tra Napoli, Fiumicino, Parigi e Repubblica del Benin. L'esame radiografico in ospedale ha evidenziato la presenza di 50 ovuli. Il terzo nigeriano, 34 anni, si trovava invece sul treno Basilea-Milano. Al suo fianco, all'interno del cestino porta rifiuti della carrozza, è stata trovata una confezione di succo di frutta contenente 42 ovuli di cocaina, che il ragazzo non era stato in grado di ingerire. L'esame radiografico eseguito in ospedale ha appurato che l'uomo aveva nell'addome altri 27 ovuli. Tutta la sostanza rinvenuta, se immessa nel mercato, avrebbe fruttato circa 800.000 euro.