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Magna Charta a Vercelli, documento in Italia per la prima volta

Piemonte
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

La pergamena, proveniente dalla cattedrale di Hereford nel Regno Unito, fa parte della mostra 'La Magna Charta, Guala Bicchieri e il suo lascito', allestita nell'Arca di San Marco a Vercelli fino al 9 giugno

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In Italia per la prima volta viene esposta la Magna Charta Libertatum, una delle copie esistenti del documento scritto in latino che il re d'Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto a concedere ai baroni del Regno, suoi diretti feudatari, presso Runnymede il 15 giugno 1215. La pergamena, proveniente dalla cattedrale di Hereford nel Regno Unito, fa parte della mostra 'La Magna Charta, Guala Bicchieri e il suo lascito', allestita nell'Arca di San Marco a Vercelli fino al 9 giugno. Il reperto è ritenuto da molti studiosi il primo documento per il riconoscimento dei diritti di un popolo.

Le celebrazioni degli 800 anni dell'abbazia Sant'Andrea

L'esposizione della Magna Charta rientra nelle celebrazioni degli 800 anni dell'abbazia Sant'Andrea, uno dei primi esempi di gotico precoce in Italia, fondata il 19 febbraio 1219 dal cardinale Guala Bicchieri. Quest'ultimo è il legato pontificio della Chiesa che ha posto il sigillo sulla copia della Magna Charta. Oltre al reperto la mostra accoglie altre opere di grande interesse, tra cui il prezioso cofano e gli smalti di Limoges da Palazzo Madama, Museo Civico d'Arte Antica di Torino, e il raffinato coltello eucaristico proveniente dalle Civiche Raccolte di Arte Applicata, Castello Sforzesco di Milano. La mostra è organizzata dal Comune di Vercelli in collaborazione con Arcidiocesi, Università del Piemonte Orientale e con il supporto di Fondazione Torino Musei.