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Vercelli, accoltellò la moglie da cui si stava separando: condannato

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

A Massimiliano Cirillo, muratore 40enne, arrestato nel maggio 2017 per tentato omicidio aggravato sono stati inflitti otto anni. In primo grado la condanna era stata a dieci anni di reclusione 

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È stato condannato a otto anni di reclusione, in secondo grado, Massimiliano Cirillo, il muratore 40enne di Gattinara, in provincia di Vercelli, che nel maggio 2017 aveva aggredito la moglie, all'epoca 27enne, trascinandola in cantina e ferendola con una serie di coltellate, fortunatamente senza colpire organi vitali. L’uomo era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d’Appello di Torino. In primo grado Cirillo era stato condannato a dieci anni di reclusione, contro i sei anni chiesti dal pubblico ministero Davide Pretti. Oggi i giudici hanno ridotto la pena di due anni con la formula del concordato in appello.

Dimezzata la richiesta di risarcimento

Inoltre è stata dimezzata la richiesta di risarcimento danni da parte della donna, costituitasi parte civile, che ammontava inizialmente a 200.000 euro. All'epoca dell'aggressione i due, di origine napoletana, erano in fase di separazione. La donna era andata del marito per prendere i figli da portare a scuola ed era stata aggredita dal marito. La 27enne era riuscita a divincolarsi e a raggiungere la vicina caserma dei carabinieri, dove le erano stati prestati i primi soccorsi. Poco dopo l'uomo, raggiunto dai militari, era arrestato e portato in carcere.