Gli arrestati, all'apparenza nullatenenti, avevano in realtà un alto tenore di vita. Perquisendo le abitazioni di uno degli imprenditori, i finanzieri hanno rinvenuto preziosi, orologi di valore e alcune dosi di stupefacenti
La guardia di finanza di Torino ha arrestato due imprenditori con l’accusa di aver portato alla bancarotta fraudolenta una società edile, mediante l’occultamento di scritture contabili e la sottrazione di fondi per oltre 6 milioni di euro, investiti in una nuova società operante nel settore delle automobili. Gli arrestati, all'apparenza nullatenenti, avevano in realtà un alto tenore di vita. Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni di proprietà di uno degli arrestati, i finanzieri hanno rinvenuto preziosi, orologi di pregio e alcune dosi di sostanze stupefacenti.
Altre tre persone denunciate
I due imprenditori agivano in concorso con due familiari e un altro impresario, al momento denunciati a piede libero. Successivamente si sono avvalsi di due società clienti appositamente create per emettere fatture per operazioni inesistenti per l’importo di oltre 4 milioni di euro, senza presentare le dichiarazioni fiscali e versare le imposte. A queste società è stato contestato il reato di dichiarazione fraudolenta.