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Susa, presunti maltrattatamenti ai bimbi in asilo: assolta maestra

Piemonte
Immagine d'archivio (ANSA)

"La nostra assistita - dicono i legali della donna - è stata la maestra di una metà di Susa. Sicuramente aveva metodi secchi, un po' vecchio stampo, ma i suoi non erano maltrattamenti" 

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Una maestra d’asilo di 60 anni, accusata di aver maltrattato i propri alunni in una scuola comunale di Susa, in provincia di Torino, è stata assolta con sentenza di non luogo a procedere; il preside dell’istituto invece, chiamato in causa con l'accusa di non avere impedito le vessazioni sui bimbi, è stato assolto "perché il fatto non sussiste". La maestra era stata arrestata dai carabinieri il 16 gennaio 2018 dopo un'indagine aperta su segnalazione di una operatrice scolastica. Secondo l’accusa, l'insegnante aveva offeso, strattonato e colpito alcuni bambini, senza comunque procurare loro lesioni, in alcuni episodi avvenuti tra l’ottobre e il dicembre 2017.

Il commento della difesa

"Questa sentenza potrebbe far bene a tutti e rasserenare un ambiente piccolo come quello in cui è maturata la vicenda. Siamo contenti per la nostra assistita. E anche per i genitori - commentano i difensori della maestra -. La nostra assistita - dicono i legali - è stata la maestra di una metà di Susa. Sicuramente aveva metodi secchi, un po' vecchio stampo, ma i suoi non erano maltrattamenti".

Le intercettazioni

All’epoca l’avvocato aveva rilevato ed evidenziato alcuni errori nelle intercettazioni ambientali ai danni della 60enne: "La maestra non dice 'bestia', come risulta dagli atti, ma 'pepia', parola gergale che significa 'petulante'. Non ha mai minacciato di tagliare un bambino in due. Durante una lezione sulla differenza tra 'metà' e 'intero' ha chiesto ai piccoli: 'Si può tagliare a metà un'arancia, o una mela, o un bambino?'. E i bimbi, in coro, hanno detto 'no'. Il tono era pacato. Nessuno degli alunni era turbato", aveva sottolineato l'avvocato.