In Evidenza
Altre sezioni
altro

Torino, intervento al cuore nella saletta del pronto soccorso: è salvo

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

I medici sono intervenuti al culmine di un'emergenza cardiaca. Il cuore aveva cessato di battere e non c'era più tempo per portare l'uomo in sala operatoria.

Condividi:

Un uomo di 69 anni è stato salvato dai medici che hanno eseguito un intervento di cardiochirurgia direttamente al pronto soccorso. L’operazione è stata compiuta d’urgenza in una saletta dell’ospedale Mauriziano di Orbassano, in provincia di Torino, perché il cuore aveva cessato di battere e non c'era più tempo per portare l'uomo in una sala operatoria. Era arrivato al pronto soccorso con un ematoma di parete dell'aorta ascendente. Dopo l'operazione è rimasto tre giorni in cardiorianimazione. Ora è nel reparto di Medicina Interna del dottor Claudio Norbiato, in buone condizioni generali.

Il cuore aveva cessato di battere

"Le probabilità di rottura erano elevatissime - spiega il personale dell'azienda sanitaria - e pochissime sarebbero state le chance di sopravvivenza se il cardiochirurgo non fosse arrivato in tempo a sostituire il vaso incriminato. Ma di tempo non ce n'era più perché il cuore, all'improvviso, aveva cessato di battere". Quando il paziente è arrivato, il personale del pronto soccorso, diretto da Domenico Vallino, ha attivato le manovre cardio-rianimatorie secondo i protocolli, eseguite dal medico di guardia, Andrea Landi. Dal reparto di Cardiochirurgia, diretto da Paolo Centofanti, è arrivato il dottor Edoardo Zingarelli, il quale ha eseguito una pericardiocentesi per asportare il sangue. Quest'ultimo, dopo essere fuoriuscito dall'aorta, si era accumulato nel pericardio impedendo al cuore di riattivarsi.

L'intervento chirurgico

L'intervento non è andato a buon fine e a quel punto il paziente non poteva più essere portato in sala operatoria. Quindi è stato deciso di procedere direttamente nella shock-room dell''area rossa', dove a Zingarelli e al collega Roberto Flocco si sono uniti i cardioanestesisti Arianna Abascià e Luca Amendolia, del reparto diretto da Gabriella Buono. È stata eseguita una sternotonomia e dopo la rimozione dei coaguli il cuore ha ripreso l'attività. Con il paziente rimesso in sicurezza l'intervento è stato poi completato in sala operatoria.