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Torino, polpastrelli abrasi per sfuggire a controlli: arrestato pusher

Piemonte
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

L'uomo, con precedenti, si era abraso i polpastrelli per non essere riconosciuto e risultare così incensurato. Identificato grazie alla banca dati del riconoscimento facciale

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Si è abraso i polpastrelli per rendere irriconoscibili le proprie impronte digitali, in modo da poter dichiarare false generalità e risultare incensurato. Gli agenti della squadra mobile di Torino sono riusciti a identificare un pusher grazie a Sari (Sistema automatico di riconoscimento delle immagini), il software utilizzato dalla polizia per il riconoscimento facciale. L'uomo era stato arrestato perché trovato in possesso di 23 grammi di cocaina.

Il pusher denunciato anche per aver dichiarato il falso

Il pusher è un senegalese di 33 anni, con numerosi precedenti penali legati alle sostanze stupefacenti. Per l'uomo, che è anche stato denunciato per aver dichiarato il falso, lo scorso novembre il Tribunale aveva disposto il divieto di dimora a Torino.