Tanta IA al Web Summit: agenti non più app, creator come nuove startup

Siamo stati al Web Summit, in occasione dei 10 anni dalla prima edizione tenuta a Lisbona, per capire come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo l’intera industria tecnologica e, più in generale, il modo di fare le cose. Oltre 70mila partecipanti da 157 paesi e 2.700 startup, colpisce la presenza cinese: segno dell’evidente forza del Paese nel campo dell’I.A. Le novità più interessanti vengono dalla Cina In questi dieci anni Paddy Cosgrave, fondatore del Web Summit, ha trasformato la conferenza in una piattaforma globale dove imprenditori e investitori si incontrano e che funge da termometro dei trend tecnologici. Cosgrave ha aperto l’edizione di quest’anno con parole nette: "L’era del dominio tecnologico occidentale sta volgendo al termine". Ricorda che il Web Summit è stato il primo evento globale a portare l’intelligenza artificiale all’attenzione del grande pubblico, quando era ancora una nicchia. All’epoca le innovazioni più radicali arrivavano dalle startup statunitensi. Oggi la situazione è ribaltata: le novità più interessanti vengono dalla Cina. "I robot umanoidi più avanzati presenti al Summit non sono europei né americani, ma cinesi", afferma Cosgrave, riferendosi ai modelli Unitree, presentati al China Summit, un evento nell'evento organizzato per la prima volta nella storia della conferenza con una partecipazione ufficiale di una delegazione governativa cinese. Il futuro è degli agenti Non mancano però figure di spicco dagli Stati Uniti, come Tye Brady di Amazon Robotics e Robert Playter di Boston Dynamics a dimostrazione che la sfida nell’intelligenza artificiale e nella robotica è più intensa che mai. È tornato per la seconda volta al Summit anche Cristiano Amon, CEO di Qualcomm, che ha presentato nuovi chip in grado di sfidare Nvidia. Ha delineato un futuro in cui l’I.A. agentica sostituirà le app tradizionali: un unico assistente personale basato su chip AI, capace di coordinare smartphone e dispositivi indossabili, come gli smartwatch. In questo scenario, il potere passerà dagli App store di Apple e Google ai produttori di chip, come Qualcomm o Nvidia. Vibe Coding, parola dell’anno 2025 Grande attenzione ha suscitato Manus AI, una delle piattaforme di agenti AI più avanzate al mondo. Con sede a Singapore ma nata in Cina da fondatori e un team tecnico cinese, integra diversi modelli di intelligenza artificiale non solo per rispondere o generare video, ma per agire in autonomia, eseguendo anche compiti complessi senza supervisione umana, considerando anche parametri non esplicitamente formulati. Tra i protagonisti europei spicca invece Anton Osika, fondatore di Lovable, la startup software con la crescita più rapida di sempre. Lovable permette di creare app e siti senza codice, con una media di 100.000 nuovi prodotti al giorno. Il suo approccio, definito “vibe-coding”, è stato scelto dall’editore britannico Collins come parola dell’anno 2025. Una rivoluzione che ha relegato al passato, in un attimo, ciò che fino a due anni fa era centrale nel web: le competenze di programmazione. Oggi infatti più che saper il codice per sviluppare, serve conoscere bene l’inglese. Infine, Cristóbal Valenzuela, founder e CEO di Runway, la prima startup che si è lanciata con successo nel campo dell’I.A. generativa per fare video, ha parlato di come la nuova tecnologia oggi reimmagini lo storytelling. Runway ha annunciato anche Gen 3 Alpha, per generare video da zero, considerato un importante avanzamento tecnologico . I creator diventano aziende Molto interesse anche attorno ai content creator, che stanno ridefinendo l’imprenditorialità: sono loro le nuove startup. Non a caso, ad aprire il Web Summit c’era l’italiano Khaby Lame, il creator più seguito al mondo su TikTok. Dal suo intervento è emerso come il confine tra creazione di contenuti e costruzione di impresa si stia dissolvendo. Lo dimostra Gamma, app giovanissima con oltre 70 milioni di utenti, valutata 2,1 miliardi di dollari secondo il The New York Times. Reimmagina con l’I.A. le slide PowerPoint. Il founder e CEO Grant Lee ha spiegato che la crescita di Gamma è stata guidata da creator e micro-influencer, lui compreso, attorno a cui ha costruito una community e un passaparola organico sul loro strumento che permette di creare le presentazioni in modo rapido e automatizzato. Tra i precursori nelle collaborazioni coi creator c’è anche Epidemic Sound, piattaforma che offre migliaia di brani e sound design liberi da diritti, tramite abbonamento. Oggi affronta la concorrenza delle piattaforme di intelligenza artificiale generativa per musica e risponde con Epidemic Studio, uno strumento presentato al Summit che reimmagina il montaggio audio, perché sincronizza automaticamente musiche e suoni ai video: un esempio di AI che amplifica la creatività invece di sostituirla. L’I.A. sta rivoluzionando anche le SaaS company, come emerso nella conversazione tra l’ex giornalista CNBC diventato oggi content creator Uptin Saiidi e Luca Cartechini, italiano che vive a Londra, co-founder e CEO di Shop Circle: oggi – spiegano - si passa da software basati sulle sottoscrizioni a sistemi adattivi capaci di vendersi, scalare e servire clienti da soli. Anche le email evolvono: Superhuman, fondata da Rahul Vohra e acquisita di recente da Grammarly, dimostra che lo strumento e-mail resta centrale, anche se spesso sostituito dalla messaggistica diretta, ma ora viene anche ripensato con l’I.A. VTEX Connect L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo di comprare online, trasformando sia le piattaforme di vendita sia l'esperienza dei clienti. Cosgrave ha sottolineato più volte nei suoi interventi come il Brasile sia una delle community tech da osservare, non solo per la grande presenza al Summit, ma anche per i legami storici e linguistici, ma soprattutto per l’evoluzione nei pagamenti digitali. Tra i partner dell’evento c’è VTEX, la piattaforma e-commerce più usata in America Latina, dove è molto popolare e che oggi è in forte espansione anche in Europa. Al Web Summit 2025 VTEX ha riunito il settore retail e tech nel VTEX Connect Europe, un evento satellite per esplorare come l’I.A. stia ridefinendo l’e-commerce. All’evento ha partecipato l'icona del tennis Rafael Nadal che insieme a Santiago Naranjo, responsabile della strategia commerciale globale di VTEX, ha parlato del parallelismo tra mindset sportivo e sfide del commercio online nell’era dell’AI. "Con VTEX abilitiamo le aziende a vendere online con l’I.A. Questo è ciò che siamo e ciò che facciamo. Stiamo passando dal semplice dato all’azione - spiega Naranjo, Chief Revenue Officer di VTEX. - Gli agenti AI possono ora eseguire decisioni ed eliminare la frizione dei processi tradizionali. Possono creare un negozio online interamente partendo da testo e prompt. Nell’analisi dei dati possono fornire consigli operativi e ottimizzare il negozio online. E ora possono gestire anche tutta l’esperienza post-acquisto senza intervento umano, tutto tramite la nostra piattaforma". VTEX definisce tutto questo agentic-commerce: una forza lavoro autonoma che va oltre il customer service, è un'automazione al servizio dell’esperienza umana. La piattaforma integra live shopping, assistenza conversazionale e supporto personalizzato: l’umano gestisce la strategia, l’I.A. i flussi complessi. Secondo Prakash Gurumoorthy, responsabile europeo di VTEX, oggi la piattaforma permette a chi ha un e-commerce di trasformare il proprio business con un sistema AI-native. La delegazione italiana Al Web Summit ha preso parte anche una delegazione di startup innovative italiane, portate dall'Italian Trade Agency per metterle in contatto con gli innovatori portoghesi, e che spaziano dall'intelligenza artificiale alla mobilità intelligente ai servizi pubblici digitali. Nel primo giorno di Summit hanno ricevuto la visita dell'ambasciatore italiano a Lisbona Claudio Miscia.

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Damiano Crognali