Expo 2025, a Osaka in mostra il futuro tech del pianeta

Expo è costruito su una isola artificiale, attraversata da un anello, entrato nel Guinness dei primati come la struttura in legno più grande al mondo, da cui si può godere di una vista dall’alto del sito. Ma intorno vi gira anche un bus per passeggeri a guida autonoma, che ha comunque a bordo un conducente in caso di emergenza e che porta i visitatori da una parte all'altra del sito. Il tema dell’esposizione universale è stato interpretato da diversi artisti giapponesi e i padiglioni si sono trasformati in Padiglioni d’Autore. Il più interessante, a nostro avviso, è quello dedicato al futuro della vita, all’interno del quale i visitatori assistono a balletti fatti da robot-androidi e osservano la vita di una famiglia del futuro; è un viaggio toccante in una società nella quale le persone possono decidere se trasmettere i propri ricordi a degli androidi e continuare a vivere in questi nuovi corpi. Dall’identità fisica a quella digitale Altre tecnologie interessanti usate per creare esperienze immersive e riflettere sul futuro della società si trovano nei Padiglioni d'autore di Null-Null, o Nulla al quadrato, in cui vengono creati degli avatar in una sorta di sintesi tra l’identità fisica e quella digitale dei visitatori. Oppure c’è il Padiglione all'Aperto , nella Foresta della Tranquillità, che fa sperimentare concretamente la risonanza delle persone che fanno la visita insieme. Il Padiglione del Giappone è il manifesto dei valori di questa Fiera, all'interno del quale si vive in prima persona il processo di circolazione dei prodotti e si riflette sul passaggio tra una vita e l’altra delle cose. Lo stesso padiglione funziona con l’energia prodotta dai rifiuti riciclati nel sito di Expo, grazie all’azione di microrganismi. All’interno è possibile osservare le tecnologie giapponesi di produzione di materiali attraverso bioplastiche e alghe coltivate, che danno vita a nuovi prodotti. La proposta dell’Italia Il Padiglione Italia, che ospita anche quello della Città del Vaticano, alterna innovazioni italiane con opere d'arte originali portate in Giappone, come il Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci, il Codice Da Vinci, il Cristo Risorto di Michelangelo o ancora la Deposizione del Caravaggio, nell'area della Santa Sede, che hanno fatto del nostro Padiglione uno dei più amati in Giappone. Ma sono messe in mostra qui dentro anche delle imprese del genio italiano al servizio della società del futuro, come Danieli, acciaieria italiana molto popolare in Giappone per le sue fabbriche green, oppure i cestini intelligenti per i rifiuti realizzati in collaborazione con una startup italiana Ganiga, che ha creato un algoritmo che permette di smistare automaticamente i rifiuti quando vengono eliminati, in una sorta di raccolta differenziata automatica. C'è anche una installazione realizzata da Oriana Persico, pneumOS, una sacca che trasforma i dati della qualità dell'aria in impulsi elettrici e simula una respirazione. La lavatrice umana e lo screening del futuro Tra i padiglioni più futuristici c’è quello della Sanità di Osaka che mostra ai visitatori come sarà la prevenzione del futuro: in pratica ai visitatori viene fatto uno screening della propria salute oggi e si ottengono previsioni per i prossimi 25 anni. Qui c’è spazio anche per imparare a prendersi cura di sé grazie a tecnologie come la futuristica “Lavatrice Umana” che rimuove le impurità con bolle più piccole dei pori della pelle. Una versione domestica-basica si può acquistare al prezzo di circa 300 Euro nel negozio del Padiglione. Tra i padiglioni nazionali più tecnologici segnaliamo il Padiglione della Corea del Sud, che trasforma i messaggi vocali registrati in tutte le lingue dei visitatori prima di entrare in uno spettacolo di luci e musiche, che cambia e si amalgama ogni volta in modo diverso, e poi si assiste ad un mix tra K-Pop e K-Drama ambientato nella vita di una adolescente coreana del futuro. Se i pc ballano a tempo Taiwan non può esporre in Expo perché non è un Paese delle Nazioni Unite, ma insieme agli organizzatori di Expo 2025 ha trovato un escamotage grazie al padiglione Tech World: qui 560 pc ASUS Chromebook interconnessi si muovono a tempo creando una sorta di balletto. C’è poi lo spazio dedicato alla Società del Futuro che mette in mostra le ultime innovazioni in tema di città 2.0. Nel padiglione della Germani, ancora, l’italiana Veronica Corallo, capo del protocollo, ci racconta di come i progetti tecnologici tedeschi lavorino al servizio dell’economia circolare. Nello spazio dell’Arabia Saudita, che ospiterà il prossimo Expo2030, c’è anche un progetto universitario che tramite una stampante 3D riproduce i coralli del Mar Rosso, a rischio estinzione. Se abbiamo stuzzicato un po’ la vostra curiosità e non potete visitare di persona l’Expo di Osaka è disponibile un’app per smartphone che permette di immergersi in una visita virtuale in stile cartoon dell’esposizione universale.

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Come vederlo:

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