DAMA, il cuore europeo del supercalcolo e dell’AI batte a Bologna

Archeologia industriale trasformata dalla rivoluzione digitale e ora riferimento strategico dell’Europa per supercalcolo, Big Data e Intelligenza Artificiale. Appena fuori dal centro storico di Bologna, tra il quartiere fieristico, la tangenziale e l’imbocco dell’autostrada. Gli oltre 140mila metri quadrati dell’ex Manifattura Tabacchi del capoluogo emiliano, reinterpretati per accogliere il futuro con attività all’avanguardia in ricerca, innovazione e sviluppo sono anche un esempio perfetto di rigenerazione urbana. Qui pulsa il cuore di Leonardo, tra i supercomputer più potenti al mondo, un’ora del suo lavoro richiederebbe 920 anni a un normale calcolatore. Siamo nel Tecnopolo di Bologna. Che cresce. Diventa DAMA, Tecnopolo Data Manifattura Emilia Romagna. Nuovo nome e nuovo logo per la cittadella della scienza che oltre a Leonardo ospita il Centro Europeo per le previsioni meteo, progetti di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Centro Nazionale di Supercalcolo. Ora diventa la casa anche del progetto dell’Europa sull’Intelligenza Artificiale. Tra pochi mesi entrerà in funzione un supercomputer specializzato in calcolo quantistico. Affiancherà Leonardo e avrà una potenza di circa dieci volte superiore. 430 milioni di investimenti, 10 milioni finanziati dalla Regione Emilia Romagna e il resto 50% dallo Stato e 50% dall’Europa. Infrastruttura completamente pubblica e non nelle mani di compagnie Big Tech. E sarà al servizio del sistema della manifattura, le piccole medie imprese. Passa anche da qui la capacità industriale del vecchio continente spiega la Direttrice Generale del Consorzio Cineca Alessandra Poggiani: “L’Italia da molti anni è uno di quei Paesi dove le infrastrutture di supercalcolo sono strategiche e tra le prime al mondo. Abbiamo competenze e patrimonio che permettono di stare al passo con i giganti della tecnologia. Poter accedere in maniera più semplice e senza barriere economiche a queste infrastrutture permette ai nostri ricercatori, ai vari gruppi di ricerca ma anche a start up, pubblica amministrazione e a quelle imprese che hanno progetti di innovazione e ricerca, di potersi esercitare e stare al passo con la competitività internazionale ad altissimi livelli. In un momento in cui queste tecnologie stanno determinando quale sarà la capacità industriale e di competitività dell’Europa avere investito in infrastrutture pubbliche è essenziale. Ci permette di pensare che possiamo avere un percorso di Intelligenza Artificiale e di sviluppo tecnologico che è più democratico e più accessibile e quindi più alla portata di tutti. Anche per il lavoro che con le università e i centri di ricerca in Italia si fa, di consapevolezza”. Leonardo è il nono supercomputer più potente al mondo, a fine 2022 quando è entrato in funzione era il quarto. Ciò che è innovativo in questo settore diventa obsoleto molto velocemente. DAMA è una delle principali risposte dell’Unione Europea per competere in un settore strategico come quello del supercalcolo, dell’intelligenza artificiale e di Big Data ma bisogna fare di più dice il presidente E-R Michele De Pascale: “Se non si fossero fatte le scelte strategiche che si sono fatte qui, il nostro Paese sarebbe molto più debole. L’Emilia Romagna è stata un propulsore. L’Europa deve rilanciare questi investimenti per diventare libera e autonoma, deve essere in grado di essere uno dei grandi poli del mondo e non un vassallo di altri. E lo può fare perché qualcuno ha iniziato a pensare, programmare e investire molto prima che fosse facile farlo. In questi giorni, a livello europeo, si parla molto di investimenti comuni sulla sicurezza. Vorrei che tutti fossero consapevoli che il tema del cyber security e della sicurezza dei dati dei nostri sistemi è un tema rilevantissimo. Da lì, oggi, passano le principali minacce internazionali. Se non si continua investire ogni anno, e parliamo di miliardi non cifre di poco conto, si rischia di disperdere tutto ciò che si è fatto. Bisogna essere consapevoli che a livello europeo dobbiamo cambiare marcia e questi livelli devono crescere in modo consistente”. De Pascale guarda alle opportunità che già oggi si possono cogliere per il cittadino: “Il sistema del tecnopolo nasce per portare questo patrimonio di conoscenze al servizio di tutte le piccole e medie imprese. L’opportunità che finora abbiamo colto meno è quella che questo sistema offre alla Sanità e al riguardo faremo di più nel medio periodo. Penso alla prevenzione e allo studio sui dati sanitari. Una maggiore applicazione di queste opportunità alle politiche per la Salute servirà a difendere il sistema sanitario universalistico”. Sarà dedicata alla ricerca su Big Data e Intelligenza artificiale la sede della 14esima Università dell’Onu e sarà aperta qui, dentro Dama nella Data Valley italiana. La procedura prevede la sottoscrizione dell’Accordo di sede fra UNU Università delle Nazioni Unite e Italia e la successiva ratifica da parte del Parlamento. L’accordo è in chiusura, con un obiettivo comune: utilizzare l’intelligenza artificiale al servizio dell’essere umano.

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