Non solo obblighi: la direttiva NIS2 è una chance per le imprese italiane

La Direttiva NIS2, approvata dall'Unione Europea e recentemente introdotta anche in Italia con il Decreto Legislativo 138 del 2024, è destinata a cambiare profondamente il modo in cui le aziende si proteggono dagli attacchi informatici. Di fronte a un aumento esponenziale delle minacce digitali – in particolare nell’ultimo lustro – l’obiettivo principale di questo pacchetto legislativo è rafforzare la sicurezza informatica e la resilienza delle infrastrutture critiche in Europa, alzando gli standard di protezione per una vasta gamma di aziende. L’UE intende creare un sistema coordinato per prevenire, gestire e rispondere agli incidenti cyber. In pratica, la NIS2 richiede ad aziende e organizzazioni in settori chiave come energia, trasporti, sanità, telecomunicazioni e servizi finanziari di adottare misure più rigide per la protezione dei dati e delle infrastrutture. In Italia, dove circa 1.500 aziende dovranno adeguarsi alla NIS2, il governo ha fissato scadenze ben precise per spingere le imprese a non posticipare i cambiamenti necessari. Ma qual è la posta in gioco? In un mondo digitale sempre più vulnerabile, la minaccia di attacchi informatici non riguarda solo la perdita di dati o il danneggiamento dei sistemi; è in gioco anche la fiducia dei consumatori e l’affidabilità delle reti e dei servizi essenziali. Un attacco ben riuscito contro una rete di trasporto, un’infrastruttura energetica o una banca, infatti, può causare danni economici e sociali incalcolabili. La NIS2 vuole creare un quadro di riferimento solido che renda meno probabili questi scenari, promuovendo la preparazione e la reattività delle aziende nei confronti delle minacce informatiche. Per le imprese, la conformità a questa normativa può sembrare un onere gravoso e costoso, ma l’adeguamento ai nuovi requisiti di sicurezza rappresenta, in realtà, un investimento strategico. In un mercato globale, essere conformi alla NIS2 diventa un marchio di affidabilità che distingue le aziende più sicure e pronte a proteggere i propri clienti. La sicurezza informatica è oggi un tema prioritario per consumatori e partner commerciali, sempre più attenti alla scelta di fornitori e collaboratori con sistemi di protezione solidi. Le scadenze fissate dalla normativa italiana sono stringenti e cruciali per rispettare l’impegno europeo. Entro il 17 gennaio 2025, tutte le organizzazioni dovranno determinare se sono soggetti “essenziali” o “importanti” ai fini della NIS2 e completare la registrazione presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale . Questo passaggio è fondamentale per avere un quadro chiaro delle aziende direttamente interessate dalla normativa e permette di dare priorità alla protezione dei settori che potrebbero risultare più esposti. L’ACN, a sua volta, confermerà l’inclusione di ogni entità nel perimetro di sicurezza entro il 15 aprile 2025. La seconda grande scadenza riguarda la gestione e la notifica degli incidenti di sicurezza. Entro il 1 gennaio 2026, tutte le aziende incluse nel perimetro NIS2 dovranno adottare e formalizzare processi specifici per rilevare, rispondere e notificare prontamente gli incidenti informatici. Inoltre, saranno tenute ad aggiornare periodicamente il proprio profilo sulla piattaforma dell'ACN, indicando dettagli sui servizi e sulle misure adottate per garantire la sicurezza. Questa prassi di monitoraggio è fondamentale non solo per ridurre al minimo il tempo di risposta in caso di attacco, ma anche per limitare i danni e assicurare la continuità dei servizi essenziali. Il percorso di adeguamento alla NIS2, sebbene impegnativo, permette alle imprese di acquisire competenze e strumenti di sicurezza informatica avanzati, come sistemi di rilevamento e gestione delle minacce, audit periodici e procedure di formazione per tutto il personale. La Direttiva richiede, infatti, che le aziende valutino e proteggano anche le loro catene di fornitura e i collaboratori esterni, affinché ogni anello della catena sia resiliente. Per ottenere questo risultato, molte aziende dovranno adottare programmi di monitoraggio e verifica per i propri fornitori e partner. L’ultimo passo importante è previsto per l’ottobre 2026, quando tutte le imprese dovranno dimostrare di avere raggiunto un livello di sicurezza cibernetica tale da permettere loro di affrontare e mitigare i rischi con un approccio strutturato. Per allora, ogni azienda sarà tenuta a dotarsi di sistemi di protezione efficaci e di personale formato per rispondere prontamente a ogni minaccia. Ricordiamoci, la sicurezza non è una semplice aggiunta, ma un requisito di base per le aziende. Per molte organizzazioni italiane, conformarsi alla NIS2 rappresenta non solo un dovere normativo, ma una possibilità concreta di costruire una reputazione di affidabilità e sicurezza. Non a caso, le aziende che scelgono di abbracciare le nuove regole non solo saranno protette, ma avranno anche l’opportunità di proporsi come leader di settore, capaci di gestire i rischi del mondo digitale con una prontezza che diventa vantaggio competitivo.