Nuovi account per teenager su Instagram, come funzionano e alcuni dubbi

Tra le notizie più discusse della settimana che si sta chiudendo vi è certamente l’annuncio, da parte di Meta, dell’introduzione dei nuovi account di Instagram dedicati ai teenager, “per tranquillizzare i genitori - spiegano - che i loro figli avranno esperienze sicure grazie a protezioni integrate in automatico”. Un annuncio che arriva in un clima di crescente richiesta alle aziende tecnologiche da parte di governi ed esperti di tutelare gli adolescenti online. Gli account Instagam, dunque, da ora in poi limiteranno chi potrà contattare i teenager e anche i contenuti che vedono, e i minori di 16 anni avranno bisogno dell’autorizzazione di un genitore “per rendere meno limitante anche solo una delle nuove protezioni messe in atto”. Come funzionano i nuovi account per teenager La vera novità è che da ora in poi Instagram assegnerà un account per teenager a tutti coloro che, iscrivendosi, dichiareranno di avere meno di 16 anni . Questi account saranno solamente privati: nessuno, al di fuori della cerchia di “amici” autorizzati dagli stessi ragazzi, potrà vedere i contenuti che pubblicano o interagire con loro. Stessa cosa accadrà per i messaggi: i teenager potranno ricevere messaggi soltanto da persone che seguono o con cui sono già connessi. Inoltre, non vedranno contenuti “sensibili” come quelli che riguardano temi come, solo per fare alcuni esempi, il suicidio, l’autolesionismo o i disordini alimentari. Interazioni limitate e controllo del tempo I teenager - ancora - potranno essere taggati o menzionati solamente dalle persone che seguono e i discorsi e le parole che incitano all’odio o al bullismo saranno filtrate dai commenti e dai messaggi diretti. Infine, ci saranno due importanti funzionalità che riguarderanno il tempo: gli account dei teenager riceveranno delle notifiche che li inviteranno ad uscire dall’app dopo avervi trascorso più di un’ora al giorno; inoltre dalle 22 alle 7 le notifiche saranno silenziose. I genitori, a loro volta, potranno scegliere se disattivare una delle funzionalità più restrittive che abbiamo descritto fino ad ora oppure, al contrario, se applicare un controllo maggiore all’attività dei propri figli. Come ad esempio vedere con chi hanno chattato nell’ultima settimana , fissare dei limiti di tempo giornalieri, impedire di usare l’app per periodi specifici. “Per Meta la sicurezza dei minori è una priorità” A commentare a Sky TG24 le novità introdotte da Instagram, Laura Bononcini, responsabile degli Affari istituzionali di Meta per il Sud Europa: “La sicurezza dei minori - spiega - è sempre stata una priorità, da quando sono nate Facebook e Instagram. Solo negli ultimi anni - aggiunge - sono stati introdotti una cinquantina di strumenti per la tutela dei ragazzi online. Le funzionalità che stiamo per introdurre sono frutto di una serie di conversazioni avute con istituzioni, esperti e genitori e la differenza rispetto a prima è che alcuni di questi strumenti saranno resi obbligatori, coinvolgendo maggiormente proprio i genitori. Si tratta di un passo avanti molto importante rispetto al resto del settore, che permette anche alle mamme e ai papà di bloccare l’accesso in determinati periodi della giornata o durante la notte”. Le misure in Italia, assicura Laura Bononcini, saranno introdotte tra la fine dell’anno e l’inizio del 2025. Alcuni dubbi sulla verifica dell’età Le aziende di social media sono sotto pressione in tutto il mondo affinché rendano le piattaforme più sicure, e resta la preoccupazione che non si stia facendo abbastanza per proteggere i giovani. E un punto chiave dell’annuncio di Meta è proprio quello della verifica dell’età perché in sede di registrazione i teenager potrebbero mentire e inserire una data di nascita falsa. Oppure potrebbero inserire una data di nascita vera ma indicare come genitore un fratello maggiore o un amico più grande che, complici, potrebbero sbloccare le limitazioni all’account. “Ci sono strumenti e tecnologie che stiamo mettendo già in atto - continua Bononcini - per scoprire se qualcuno sta mentendo sull’età, in particolare quando si cercano di creare nuovi account con un’età inferiore ai 18 anni oppure quando si modifica l’età precedentemente impostata, innalzandola. In questo caso se abbiamo dei sospetti blocchiamo l’account in attesa di una verifica, che può essere effettuata tramite un video-selfie o l’invio di un documento d’identità”. L’efficacia di questi nuovi tipi di account potrebbe proprio essere ostacolata dal fattore “bugia” e così a partire da gennaio negli Stati Uniti si utilizzeranno strumenti di intelligenza artificiale per rilevare gli adolescenti che utilizzano account per adulti, analizzando ad esempio le loro frasi, i loro interessi, le loro interazioni. Più complicato, invece, almeno per il momento, verificare se quelli indicati dai ragazzi siano veramente i loro genitori. Il precedente La pressione su Meta affinché faccia di più per proteggere gli adolescenti è aumentata dopo che un dipendente ha dichiarato in un’udienza al Senato americano che alcuni dirigenti, tra cui il Ceo Mark Zuckerberg, hanno ignorato per anni gli avvertimenti sui danni agli adolescenti sulla piattaforma, tanto da portare lo stesso Zuckerberg poi a scusarsi con le famiglie che lo accusavano che i loro figli erano stati in qualche modo “danneggiati” dal social media. È di pochi giorni fa, in Italia, tra l’altro, l'appello di pedagogisti e personalità dello spettacolo di vietare gli smartphone agli under 14 e i social ai minori di 16 anni. Si dice che gli adolescenti vivano sui loro telefoni e uno dei posti in cui trascorrono più tempo sono proprio i social come Instagram: la novità annunciata pochi giorni fa da Meta non risolverà tutti i problemi ma auspichiamo che nella maggior parte dei casi possa essere un valido aiuto per i minori e i loro genitori.

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