Spagna ‘82, la vittoria più bella compie 40 anni
Ripercorriamo il trionfo dei ragazzi di Bearzot in un’Italia così diversa da quella di oggi

1982 ANDATA E RITORNO: QUI IL VIDEO DELLO SPECIALE DI SKY TG24
L'EDITORIALE - COME UN VOLO DI ANDATA E RITORNO NELLA NOSTRA MEMORIA
IL PODCAST SUL MONDIALE '82
11 luglio 1982: l’Italia è campione del mondo per la terza volta. E lo è diventata nel modo più bello.
Ha battuto le avversarie più forti : Argentina, Brasile e, in finale, Germania. Ha superato, uno dopo l’altro, i campioni più acclamati dell’epoca: Maradona, Zico, Rummenigge. Pochi se l’aspettavano.
Forse anche per questo la gioia di quell’estate di quarant’anni fa risuona ancora oggi. In chi l’ha vissuta in prima persona e in chi l’ha sentita raccontare centinaia di volte.

© Getty
© Getty
Ripercorriamo quell'avventura che ci parla di un trionfo calcistico inatteso ma anche di un Paese così diversa da quello di oggi.
Quella giovane Italia
Era un’Italia giovane quella che esultava per il Mundial di Spagna. Almeno a confronto con quella odierna. Quasi un italiano su tre (il 29 per cento) aveva meno di 20 anni in quell’estate del 1982 contro il 17 per cento del 2022, poco più di uno su sei.
Per dare un’idea della differenza, quasi il 60 per cento dei residenti allora aveva meno di 40 anni (il 57,1, per la precisione) contro il 39 per cento di oggi.

Il mostro
In quei primi giorni del mondiale il cosiddetto “mostro di Firenze” torna tragicamente in azione. Il 19 giugno a Montespertoli (Firenze) Paolo Mainardi e Antonella Migliorini, fidanzati di 22 e 19 anni, vengono aggrediti in auto e uccisi. È il quinto duplice omicidio di quello che oggi definiamo "serial killer", espressione che in quei mesi non è ancora entrata nel vocabolario comune.

© Fotogramma
© Fotogramma
La morte di Calvi
Il giorno precedente a Londra viene trovato impiccato sotto un ponte l’ex presidente del Banco Ambrosiano Roberto Calvi. La vicenda desta molto scalpore nell'Italia del 1982.
Prima di finire al centro delle vicende giudiziarie che portano alla sua condanna per reati valutari, Calvi era diventato uno dei principali attori della finanza italiana. La sua rete di relazioni spaziava dalla Loggia P2 di Licio Gelli allo Ior, la banca vaticana preseduta dal potentissimo, e chiacchieratissimo, arcivescovo Paul Marcinkus.

© Fotogramma
© Fotogramma
Calvi era giunto a Londra nella speranza di fuggire definitivamente dall'Italia. Fu trovato impiccato sotto il Blackfriars Bridge con 15mila dollari addosso. Il giorno prima si era suicidata la sua segretaria personale Teresa Graziella Corrocher.
14-23 giugno 1982: il girone eliminatorio
Italia Polonia 0-0
La Nazionale azzurra non è tra le favorite per la vittoria della Coppa del Mondo. E l’esordio conferma i dubbi: un deludente pareggio con discussioni finali che iniziano già sul campo.
Italia Perù 1-1
Non migliora la situazione contro il Perù. La rete di Bruno Conti per l’Italia è vanificata a pochi minuti dal termine da un clamoroso autogol di Fulvio Collovati. Paolo Rossi continua a non incidere.
Italia Camerun 1-1
Nonostante tre partite assai deludenti l’Italia si qualifica per la fase successiva. Basta il pareggio con il Camerun. Ora ci aspettano due tra le formazioni più forti del torneo, Brasile e Argentina.
La prima Repubblica verso il Pentapartito
Dal punto di vista politico l’Italia è ancora, pienamente, in quella che comunemente viene definita “prima Repubblica”, anche se si iniziano ad intravedere segnali di cambiamento.
Guida il governo Giovanni Spadolini, segretario del Partito Repubblicano e primo presidente del Consiglio non democristiano della storia. A capo della Democrazia Cristiana, da sempre primo partito del Paese, è stato appena eletto Ciriaco de Mita, esponente della sinistra interna. Enrico Berlinguer è invece il segretario del Pci e Bettino Craxi del PSI.
Di lì a poco, ad agosto, il primo governo Spadolini cadrà per fare spazio al secondo esecutivo guidato dall'esponente repubblicano. Nel 1983, con l'avvento di una nuova legislatura, sarebbe iniziata la stagione del Pentapartito (maggioranza composta da DC, PSI, PSDI, PRI, PLI) che avrebbe caratterizzato la politica italiana fino alla fine degli anni '80.

Giovanni Spadolini (al centro) con Paolo Rossi e Enzo Bearzot © Fotogramma
Giovanni Spadolini (al centro) con Paolo Rossi e Enzo Bearzot © Fotogramma
Al di là delle vicende interne, le prime pagine dei giornali tricolori di quei giorni sono occupate anche dalla politica estera. Presenza costante nei titoli di prima pagina è la guerra in Libano, invaso da Israele il 6 giugno precedente.

Intanto in televisione, un po' offuscata dal Mondiale spagnolo, va in onda la 18esima edizione di "Giochi senza frontiere". Il primo luglio il Comune di Lanuvio, in provincia di Roma, difende i colori dell’Italia.
Lo storico evento, che va avanti ininterrottamente dal 1965, sta perdendo interesse. Quella del 1982 sarà l'ultima edizione prima di una pausa di sei anni.
29 giugno 1982: Italia Argentina 2-1
Nessuno se lo aspetta. Non contro l’Argentina di Diego Armando Maradona. Eppure, tra lo scetticismo generale, gli Azzurri rinascono contro l’Albiceleste. Decisive le reti di Tardelli e Cabrini che valgono la vittoria contro una delle favorite. Niente da fare per Il Pibe de Oro imbrigliato, con le buone e con le cattive, da Claudio Gentile.
Lo stivale balla in "Paradise"

© Getty
© Getty
Si può tracciare una colonna sonora del Mondiale ‘82? Probabilmente no. Ma si sono possono comunque individuare degli indizi canori. Di sicuro ci sono le note di “Paradise”, brano tratto dalla colonna sonora del fortunato e omonimo film. La voce di Phobe Cates accompagnerà gli italiani durante la storica cavalcata restando a lungo in vetta alla hit parade del periodo.
Subito dietro, nelle preferenze musicali dell’epoca, c'è “Ebony and Ivory”, che vede duettare due mostri sacri della musica leggera come Paul McCartney e Stevie Wonder. Segue "Just an Illusion" degli Imagination.
A tenere alta la bandiera musicale tricolore ci pensa Riccardo Cocciante con “Celeste nostalgia”, mentre raccoglie consensi e ascolti “Bravi Ragazzi”, singolo di Miguel Bosé dedicato alla generazione del 1956.
Il '56 è anche l'anno di nascita di Paolo Rossi.
Radio, juke box, giradischi e mangiacassette sono i veicoli prediletti per l’ascolto della musica. Ma in quei giorni inizia a diffondersi anche il consumo individuale e portatile grazie ai Sony Walkman.

Photo by Florian Schmetz on Unsplash
Photo by Florian Schmetz on Unsplash
Pochi mesi dopo la musica compirà un passo storico, quello della digitalizzazione. Ad ottobre Sony avrebbe lanciato il primo lettore di cd.
5 luglio 1982: Italia Brasile 3-2
Il risveglio di Paolo Rossi. Dopo quattro partite a secco e senza incidere, ci pensa Pablito. Tre gol al favorito Brasile in quella che per molti resterà “la partita” da ricordare insieme a Italia Germania 4-3 del 1970. L’approdo in semifinale se lo guadagna anche Dino Zoff con una parata sul colpo di testa di Oscar nei minuti finali.
La rivoluzione televisiva

Il cast della serie tv 'Dallas' © Getty
Il cast della serie tv 'Dallas' © Getty
È anche un’Italia meno ricca rispetto ad oggi quella che segue le imprese dei ragazzi di Bearzot. Secondo la Banca d’Italia, il Prodotto interno lordo (Pil) pro capite del 1982 equivale a circa 18mila 900 euro del 2010. Per fare un confronto, nel 2017 il Pil per residente ammonterà a 26mila 300 euro a persona.

Siamo agli inizi degli anni ‘80 e inizia a intravedersi quel cambiamento di costumi che negli anni successivi porterà nuovi stili di vita. La televisione diventa lo specchio - oltre che uno degli agenti - di questa trasformazione.
Uno dei programmi televisivi più seguiti dagli italiani in quell’anno è la serie Dallas, che ha come protagonista una famiglia di petrolieri del Texas, gli Ewing. Tra i personaggi principali si distingue, per cinismo e assenza di scrupoli, J.R., interpretato dall’attore Larry Hagman.
Cominciata sulla Rai, la serie è da giugno 1981 uno dei programmi di punta delle reti private di Silvio Berlusconi. La tv commerciale ispirata al modello Usa, sta iniziando a stravolgere le abitudini degli italiani sul piccolo schermo e non solo.
Il cambiamento si manifesterà con chiarezza alla fine di quell’estate. Da settembre, smaltita la sbornia Mondiale, sulle reti Fininvest partiranno alcuni programmi che accompagneranno gli italiani per molti anni a venire come “Il pranzo è servito”, condotto da Corrado, e “Il Maurizio Costanzo Show”.

8 luglio 1982: Italia Polonia 2-0
Paolo Rossi si è messo in moto e non si ferma più. Anche la vittoria in semifinale contro quella Polonia che ci aveva messo in difficoltà all’esordio porta la sua firma. Due gol e ritorno in una finale mondiale per gli Azzurri a 12 anni di distanza dalla sconfitta col Brasile in Messico.
Un sogno lungo 30 giorni

Scetticismo, curiosità, speranza, fiducia. L'atteggiamento degli italiani verso gli Azzurri al Mundial 1982 può essere riassunto in quattro parole. Partiti tra dubbi e polemiche, Scirea e compagni hanno progressivamente trascinato dalla loro parte i tifosi dello Stivale, prima increduli poi sempre più convinti.
Il giorno della finale i quotidiani, anche quelli non sportivi, spingono gli Azzurri e rimarcano la presenza del presidente della Repubblica Sandro Pertini al Santiago Bernabeu di Madrid.

La quinta parola che descrive il sentimento collettivo dell'epoca , euforia, sarebbe arrivata solo dopo il fischio dell'arbitro Arnaldo César Coelho e il ripetuto proclama del telecronista della Rai Nando Martellini.
La Nazionale italiana di calcio è campione del mondo per la terza volta. Quella vittoria, a posteriori, resta il simbolo di un'epoca che finisce e di un'altra che inizia.
11 luglio 1982: Italia Germania 3-1
Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo. L'Italia di Enzo Bearzot supera anche l'allora Germania Ovest grazie alle reti di Paolo Rossi, Marco Tardelli e 'Spillo' Altobelli. Rossi è capocannoniere del Mundial con sei gol. Tutti negli ultimi tre incontri.
L'esultanza dell'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini insieme al CT Bearzot.